Red guardian: Madre Russia, Figlio Rosso

Durante la nascita dell’universo Marvel così come lo conosciamo oggi, la Guerra Fredda era ancora nel pieno del suo svolgimento e il dualismo USA/Russia era più acceso che mai. Nonostante il clima fra Russia e USA non sia mai stato poi così sereno, la Marvel, col passare degli anni, diede comunque grande spazio a personaggi e supereroi russi, primo fra tutti Natasha Romanoff, aka la Black Widow. La figlia della Stanza Rossa è sicuramente la figura più di rilievo fra i superumani russi e porta con sé altre figure di spicco, che hanno giocato ruoli molto importanti nella vita della Vedova Nera, come Red Guardian, il patriota russo per eccellenza.

Il primo Red Guardian: Aleksey Lebedev

Come definireste la figura di un uomo, ammantato da una bandiera russa, porta in salvo una donna e il suo bambino da un edificio in fiamme? Lenin lo ergerebbe a monumento patriottico. E così fece in effetti. Dopo il gesto eroico, l’uomo dai vestiti bruciati coperti dalla bandiera della madre Russia, divenne un simbolo. Aleksey fu nominato primo Red Guardian grazie alla sua noncuranza del pericolo e per il suo altruismo, proprio per questo venne addestrato e collaborò in seguito anche con Captain America, nonostante le diatribe fra le loro nazioni di appartenenza. L’alleanza nacque dal fatto che i due avevano nemici comuni: Teschio Rosso e i nazisti. Aleksey aveva molte ragioni per muovere guerra ai seguaci di Hitler, in special modo le SS: il gruppo speciale aveva massacrato totalmente la famiglia del primo Red Guardian, che si era mosso in primis per consumare la sua vendetta. Lenin, in seguito, decise addirittura di averlo accanto permanentemente: Aleksey divenne la sua guardia del corpo personale. Mossa astuta da parte di Lenin in quanto fu proprio il Red Guardian, aiutato da Namor e Cap, a salvare la vita del leader russo, oltre a quella di Truman e Churchill, prevenendo un attentato nei loro confronti.

Red Guardian

Alexei Shostakov: il Guardiano Rosso del cinema

Sebbene l’Alexei Shostakov sia l’incarnazione del Guardiano Rosso nel MCU, la sua controparte cartacea presenta alcune differenze rispetto a quella cinematografica. In Black Widow infatti Alexei avrà un ruolo di figura paterna per Natasha, cosa che invece non avviene nei fumetti. Prima di diventare il secondo Red Guardian, Alexei era un pilota di aerei molto stimato in patria, nonché marito di Natasha. Fu proprio per la sua abilità e per la sua tempra che attirò le attenzioni del KGB, il quale decise di reclutarlo inscenando la sua morte e separarlo così dalla moglie, che nel frattempo proseguiva la sua strada da futura super-spia nella Stanza Rossa. L’addestramento sotto la cura del KGB formò Alexei non solo nel fisico ma anche nella mente, trasformandolo in un individuo molto più freddo e distaccato rispetto a quanto fosse prima di quell’esperienza.

Red Guardian

Dopo la fine dell’addestramento si parlava già del nuovo Guardiano Rosso ma era già scritto che la sua strada e quella della Vedova Nera si dovessero incrociare di più volte.
Quella più importante fu l’ultima. La Russia, alleata per l’occasione con la Cina, aveva intenzione di portare un macchinario nei pressi degli USA in modo da metterlo in funzione e dar vita ad un caratteristico piano di conquista. Tutto girava intorno allo Psychotron, una macchina capace di causare allucinazioni di massa. La Russia però doveva assicurarsi delle funzionalità dello Psychotron e mandò uno dei suoi generali a visionare il prototipo della macchina. Insieme ad esso, in qualità di scorta, partì proprio Red Guardian.

Le informazioni tuttavia trapelarono in fretta e gli USA reagirono inviando Natasha, Occhio di Falco ed Ercole. Red Guardian mise subito in mostra la sua forza, avendo la meglio su Ercole e gettandolo nel campo d’azione dello Psychotron, rivelando la sua vera identità. Poco dopo arrivarono gli Avengers a dare manforte ma la situazione era compromessa, tanto che il generale cinese Ling fu più volte sul punto di uccidere sia Cap che Natasha. In entrambe le occasioni Alexei, ancora innamorato di Nat, decise di cambiare schieramento e sventare il peggio, dando l’occasione alla Vedova di distruggere lo Psychotron. Proprio a causa delle numerose esplosioni e per fermare il generale Lin, Alexei perse apparentemente la vita, uscendo di scena per moltissimi anni. La sua morte in realtà fu solo apparente ma fece sì che il ruolo di Red Guardian si tramandasse molte volte.

L’eredità di Alexei

Dopo Alexei vi sono stati ben altri cinque volti sotto la maschera di Red Guardian, fra cui anche una donna, Tania Belinsky, che differiva dagli altri anche per i poteri di portata molto più ampia. Il ruolo di Red Guardian infatti è spesso stato rivestito da uomini addestrati ma non dotati di superpoteri alla nascita.

Per certi versi Red Guardian è la risposta sovietica a Captain America, sebbene quest’ultimo godesse dei vantaggi del siero del supersoldato. Nonostante ciò, la volontà di primeggiare nei confronti dei supereroi USA è stata sempre presente in ogni Red Guardian che si sia fronteggiato con loro, nonostante le due compagini si siano trovate anche a collaborare più volte. Sia Avengers che Guardia d’Inverno (il corrispettivo sovietico del supergruppo americano) spesso hanno infatti fronteggiato le minacce alleandosi fra loro, senza però evitare il doppio gioco e la rivalità sempre presente. Ad oggi, ad eccezione di Red Guardian, non si è mai parlato del supergruppo sovietico nel MCU ma con l’ingresso dell’eroe russo chissà che ciò non possa avvenire in futuro!

Salvo Cifalinò
Ingegnere per vocazione, nerd per passione. Tecnologia, videogames e fumetti, senza dimenticare la birra, sono ormai un mix quotidiano che lo sfama da quando era un frugoletto (ok, la birra forse no). Inizia a scrivere sulle testate online nell'ormai lontano 2010 senza mai essersi allontanato dalla tastiera.