Chiamami col Tuo Nome: per il sequel potrebbe volerci ancora un po’ di tempo. Ecco come stanno le cose

Un sequel di Chiamami col Tuo Nome è sicuramente in programma, ma sembra che ci possa volere un po’ più del previsto prima di poterlo vedere, stando ad alcune dichiarazioni rilasciate da uno dei protagonisti, Armie Hammer.

Il film, tratto dal romanzo omonimo di André Aciman, racconta la storia del diciassettenne Elio (Thimotée Chalamet) che durante una vacanza in Italia coi genitori, si innamora dell’assistente di ricerca del padre, Oliver (Hammer).

Il successo è stato planetario, tanto che il film ha vinto l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Luca Guadagnino ha sempre detto di volerne fare un sequel, e nel frattempo Aciman ha anche scritto un nuovo romanzo, chiamato Find Me.

Non c’è però solo il coronavirus a fermare i piani del regista, che vorrebbe anche Chalamet e il resto del cast originale nel sequel. La storia di Elio e Oliver nei libri è andata avanti, e Find Me inizia dieci anni dopo Call Me by Your Name, per cui potrebbe effettivamente volerci un po’ di tempo prima di vederne un nuovo capitolo al cinema.

Da alcune precedenti dichiarazioni però, sembra che il regista non seguirà alla lettera la storia di Find Me, e che avrebbe voluto ambientare il sequel durante la pandemia di AIDS degli anni ’80. Il primo film era ambientsato nel 1983, per cui se fossero ancora queste le intenzioni di Guadagnino, potrebbe decidere di accelerare un po’ le tempistiche, impegni degli attori permettendo.

Dicevamo di Armie Hammer, che tornerebbe volentieri nel sequel. Ecco le sue dichiarazioni:

“Il film ha bisogno di un po’ di spazio . Moltissime persone sono state travolte emotivamente dal primo Call Me by Your Name, tanto che facendolo uscire adesso, a prescindere sarebbe un fallimento. Se ci diamo tempo, come accade anche nella storia, possiamo ritornare quando io avrò 40 anni e Timmy 23 (ride), e allora lo rifaremo per bene.”

Che ne pensate? Cosa vi attendete dal sequel di Chiamami col Tuo Nome?

(Fonte: Screen Rant)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.