Christopher Nolan torna a scagliarsi contro Warner Bros stavolta in difesa di tecnici, maestranze e comparse

Christopher Nolan torna all’attacco contro Warner Bros e la recente decisione presa dallo studio in merito alla distribuzione dei film che arriveranno nel 2021.

Nel corso di un recente intervento riportato da Variety, il regista di Tenet è tornato sulla questione, spostando l’attenzione sui danni che potranno esser causati alle maestranze agli artigiani che lavorano nel settore:

“Gli aspetti economici della questione non hanno alcun senso se si decide di guardare al di là dei semplici movimenti delle azioni o a quanti occhi si stanno ora collegando con il servizio di streaming. Il problema dei cinema è solo una parte di ciò che stiamo affrontando. Si parla anche di distribuzione home video, secondarie e terziarie.

Sono aspetti molto importanti quando si parla dell’aspetto economico di questo business e delle persone che ci lavorano. E non sto parlando di me, né di Ben Affleck, ma dei macchinisti, degli elettricisti che dipendono da questo settore, coloro che ci fanno affidamento per potersi garantire anche un’adeguata pensione o copertura sanitaria.

Mi riferisco anche al SAG (Screen Actors Guild, il sindacato degli attori di Hollywood n.d.r.) e agli attori. A quando arrivo su un set e devo girare una scena con un cameriere e un avvocato che hanno due o tre battute. Devono poter guadagnare da questa professione, anche lavorando un paio di volte l’anno. Ed è per questo che i sindacati hanno assicurato alcune partecipazioni per queste persone.”

Christopher Nolan Warner

Che nel futuro – e volendo anche le presente – del cinema e della televisione ci sia da fare a i conti anche con i servizi di streaming, è cosa ormai certa e la pandemia di Covid-19 ha contribuito a renderla ancora più sicura. Ciò che manca, stando alle parole di Nolan, sembrerebbero essere degli accordi chiari che vadano a tutelare tutte le parti coinvolte.

“Siamo davanti a un pericolo che va affrontato attraverso adeguate negoziazioni con i sindacati, con i talenti e con tutti gli altri. Ci sono un gran numero di domande in merito alle strutture economiche che garantiscono, a coloro che lavorano a Hollywood, la possibilità di vivere, crescere le proprie le famiglie, garantirsi una giusta copertura sanitaria e tutto il resto. E sono tutte cose che non sono ancora state affrontate.”

Già agli inizi di questa settimana, il regista ebbe modo di commentare la notizia rilasciando la seguente dichiarazione al The Hollywood Reporter:

“Alcuni dei registi più grandi e delle star più importanti del settore sono andate a letto la sera prima credendo di lavorare con uno degli studi più grandi, per poi svegliarsi e scoprire che lo stavano facendo per uno dei peggiori servizi di streaming.”

Parole tanto dure quanto chiare, così come è chiara la posizione presa da Nolan in questa storia. La scelta di far approdare i film in uscita non solo nelle sale cinematografiche ma, in contemporanea, anche su HBO Max, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per un settore così pesantemente colpito dalla pandemia di Covid-19.

“Warner Bros. era in possesso di una delle macchine più incredibili tra quelle in grado di pubblicare il lavoro di un regista ovunque, sia nei cinema che nelle case, e lo stanno distruggendo proprio mentre parliamo. Non sono neanche in grado di capire cosa stanno perdendo. La loro decisione non ha neanche alcun senso economico, e anche il meno esperto degli investitori di Wall Street è in grado di vedere la differenza tra una rottura e un malfunzionamento.”

Federico Barcella
Romano di nascita, nerd per passione, amante di Final Fantasy, di Batman e dei Cavalieri dello Zodiaco. Parla poco ma ascolta e osserva molto, sente un’affinità smodata con i lupi e spera di rincarnarsi in uno di loro. Cede spesso alle tentazioni della rabbia con picchi che creano terremoti in Cina per l’Effetto Farfalla e odia la piega che sta prendendo l’Universo-Videoludico negli ultimi anni.