Dal Texas azione legale contro Cuties: la replica di Netflix

Sembra non placarsi la controversia che Netflix si è trovata a vivere per via di Cuties, film accusato di sessualizzare delle minorenni.

L’accusa si è ora trasformata in una causa legale che nasce in Texas, tramite un grand jury che accusa il film di esporre in maniera oscena i corpi delle minorenni, senza alcun valore letterario, scientifico o sociale.

A imbastire la causa è il procuratore distrettuale della contea di Tyler, Lucas Babin. In una dichiarazione ha affermato di aver visto Cutie” e ha ritenuto che ci fosse una “probabile causa” per violazione del codice penale del Texas.

“In qualità di procuratore distrettuale, devo vagliare innumerevoli casi ed effettuare chiamate ogni giorno su come mantenere le nostre comunità al sicuro. Nella nostra contea, non è raro per me affrontare casi con vittime minorenni”, ha detto Babin. “Dopo aver sentito parlare del film ‘Cuties’ e averlo visto, sapevo che c’erano motivi per credere che fosse criminale ai sensi del Codice penale del Texas. I legislatori di questo stato ritengono che la promozione di materiale osceno di bambini abbia conseguenze distruttive. Se tale materiale viene distribuito su larga scala, non è forse necessario perseguire di più, piuttosto che di meno? Un grand jury della contea di Tyler ha ritenuto probabile la causa di questo crimine. Il mio compito è quello di far rispettare le leggi di questo Stato e fare in modo che venga fatta giustizia “.

Cuties netflixProntamente è arrivata la replica di Netflix, che ha contestato la causa imbastita dal procuratore “Cuties è una critica sociale contro la sessualizzazione dei più giovani. Questa accusa è senza fondamento e noi sosterremo il film”, ha replicato nella propria dichiarazione la compagnia di streaming.

l film ha ricevuto buoni riscontri dalla critica, ricevendo anche un premio al Sundance Film Festival. Ma le scelte pubblicitarie della società di Reed Hastings hanno fatto storcere il naso a molti, anche a quanti hanno apprezzato il film, sostenendo che l’immagine sviasse il messaggio del film.

Come sempre lasciamo a voi la parola. Diteci cosa ne pensate di questo controverso caso mediatico. Lasciateci un vostro commento.

(fonte: TheWrap)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.