Felici di ritornare a piangere

Dopo le belle sorprese durante lo scorso E3, Capcom torna di prepotenza sotto i riflettori durante la Gamescom 2018. Il merito va a titoli di rilievo come la sorprendente rinascita di Resident Evil 2, e Devil May Cry 5, quinto capitolo appartenente alla canonica serie hack’n’slash che ha trovato i suoi albori in era PlayStation 2 e che, dopo un reboot su PlayStation 3 che ha diviso i fan, riporta in alto l’asticella della tamarragine, fattore caratteristico del brand.

In particolare, durante la kermesse tedesca, sono trapelati diversi video, tra cui uno incentrato sui personaggi principali. Tra di essi svettano il giovane Nero, già protagonista in DMC 4, Nico, scienziata spericolata, e, sorpresa finale, Dante, celeberrimo volto della serie. Fanno gioire in particolare gli ultimi secondi del trailer ( per farvi capire la parola chiave è “motocicletta”), poiché riscaldano il cuore dei vecchi fan, cresciuti davvero a pane e tamarragine grazie al figlio di Sparda.

Eppure, nonostante la lore di gioco sempre curata in maniera intrigante da parte di Capcom, il punto forte della serie di Devil May Cry è il gameplay, in quanto i diversi capitoli hanno portato a una rivoluzione del genere hack’n’slash, tipologia di gioco molto in voga durante i primi anni duemila.
Devil May Cry 5, nei 15 minuti di video mostrati dai colleghi di IGN, sembra lasciare intatto il suo punto di forza, non senza rinunciare a interessanti novità che porteranno a variazioni particolari durante gli scontri concitati con i demoni. Ma andiamo con calma e analizziamo i dettagli emersi durante la visione del gameplay.

È tutto nella mano metallica di Nero

A bordo del furgoncino guidato da Nico, ci ritroviamo in una Londra deturpata dal potere del male: inquietanti radici demoniache passano attraverso i noti bus rossi inglesi, le cabine telefoniche, e gli schermi di quella che sembra essere Piccadilly Circus. Il giovane Nero, che presenta un look più occidentale e vicino all’irriverente Dante del reboot, deve far luce sul possente albero stagliato in cielo e da cui sembrano provenire le orde di mostri che vagano per la città.

Il primo dettaglio che salta all’occhio è il braccio destro del protagonista: già conosciuto e apprezzato nel quarto capitolo (seppur con una forma diversa) per le sue capacità sovrannaturali, in Devil May Cry 5 Nero è dotato del Devil Breaker, arma cybernetica dai diversi effetti. Nella demo sono presenti Overture, dalle tinte azzurre e che fa affidamento sulle onde shock, e Gerbera, che consente invece maggiore agilità negli attacchi d’aria. È comunque probabile che nel corso del gioco saranno presenti altre componenti dagli effetti variegati, volti a impreziosire il parco mosse. In generale il Devil Breaker è un’arma usurabile, che ha una durata temporanea: più danni riceviamo dai nemici, più questo rischia di rompersi, fino a ritrovarci con un moncherino che fuoriesce dall’avambraccio.
In questo caso basterà esplorare le diverse ambientazioni per raccogliere i pezzi necessari per ricompattare il Devil Breaker e far partire combo devastanti che faranno crescere il nostro punteggio stile (che i fan troveranno, come da tradizione, in votazioni da D a S).
Accanto ai semplici attacchi melee, vi sono gli altrettanto classici attacchi a fuoco con la pistola, il tutto da combinare e variare con attacchi d’aria o a propulsione del braccio metallico. Senza contare che con quest’ultimo sarà possibile caricare un attacco devastante consistente in un’onda energetica. Per usufruirne sappiate che sarà necessario sacrificare il Devil Breaker, poiché l’attacco sarà talmente devastante da causarne la rottura.

Tuttavia, è evidente che Devil May Cry 5 non  sia solo assalti all’impazzata, ma è anche prontezza di riflessi: tra i gruppi di nemici e la caoticità dell’azione, sarà fondamentale puntare un nemico, e schivare o saltare gli attacchi degli altri demoni, per poter rispondere a tono senza interrompere l’azione. Anche perché Capcom punta ai 60 fps e al fotorealismo fissi per garantire la maggiore godibilità possibile.

Anche il setting pare dotato della giusta varietà: spazi orizzontali e vasti si amalgamo a sequenze verticali e ristrette, creando un piacevole ritmo nell’esplorazione e nel combattimento. Questo aspetto è particolarmente evidente nella lotta contro il boss, che nel caso della demo è rappresentata dallo scontro con il colosso incandescente Goliath. La sfida è abbastanza varia, giocata su più livelli a causa dell’alterazione dell’ambiente di gioco dovuta ai possenti attacchi del nemico, oltre al fatto che più si avanza nella lotta, più questo reagirà con mosse diverse.
Fin qui pare che l’adrenalina tipica della serie sia rimasta intatta, sebbene si tratti di considerazioni basate senza prova concreta, ma l’effetto immediato sembra soddisfarci non poco.

Rimanendo nel campo del fomento e dell’adrenalina, risalta un elemento a tratti secondario ma che invece gioca un ruolo molto importante per l’immersione: la colonna sonora. Dalle tinte new metal, la theme “Devil Trigger” di Nero incalza mentre con i fendenti, i proiettili e i pugni ci facciamo largo tra i nemici. L’aspetto più bello è che più il nostro punteggio stile sarà alto, più aumenterà il volume della musica, che ci travolgerà nel bel mezzo delle combo.

Se sinora Devil May Cry 5 ci convince, vi sono comunque altri elementi che fanno storcere il naso, primo fra tutti la caratterizzazione, estetica e non, del protagonista: Nero di DMC 4 è un ragazzino dotato di una tenebrosità ed eleganza, ma nel 5 pare essere un palese rimando al Dante del reboot. Un character design che non convince appieno nemmeno per quanto riguarda il vecchio classico figlio di Sparda, per quanto sia sempre apparso nei video per pochissimi secondi.
Discorso diverso da fare per i mostri e le ambientazioni, dotati di linee, colori ed forme davvero pregevoli. Probabilmente il merito di ciò deriva dal RE Engine, motore grafico inaugurato da Capcom con Resident Evil 7, e utilizzato anche per Resident Evil 2 il remake e Devil May Cry 5.

Sicuramente da qui a quando il titolo uscirà su PlayStation 4 e Xbox One l’8 marzo 2019 avremo modo di avere ulteriori dettagli sul ritorno di Devil May Cry, ma per quanto visto sinora non possiamo che essere fiduciosi.

Lorena Rao
Deputy Editor, o direttigre se preferite, assieme a Luca Marinelli Brambilla. Scrivo su Stay Nerd dal 2017, per cui prendere parte delle redini è un’enorme responsabilità, perché Stay Nerd è un portale che punta a stimolare riflessioni e analisi trasversali sulla cultura pop a 360° tramite un’offerta editoriale più lenta e ragionata, svincolata dalle dure regole dell’internet che penalizzano la qualità. Il mio pane quotidiano sono i videogiochi, soprattutto di stampo storico. Probabilmente lo sapete già se ascoltate il nostro podcast Gaming Wildlife!