Un primo sguardo a Dopesick – Dichiarazione d’indipendenza, uscito su Disney+ il 12 novembre

Dopesick – Dichiarazione d’indipendenza è la nuova mini serie di Star, su Disney+, basata sulla cosiddetta “crisi degli oppioidi” e sullo scandalo Purdue Pharma. Una storia lunga quasi venti anni, a cui hanno contribuito in modo determinante i componenti della famiglia Sackler, proprietari della famosa casa farmaceutica.

Di questi tempi è molto facile concepire concetti come “crisi sanitaria”, “epidemia”, “dipendenza”. Negli Stati Uniti, in particolare, sono argomenti di tutti i giorni. Sono almeno due decenni che negli States la vera crisi è quella degli oppioidi, analgesici molto potenti che, se presi in dosi eccessive, creano una vera e propria dipendenza. Medicinali che, ormai, vengono acquistati addirittura nel mercato nero pur di soddisfare l’immensa richiesta. La giornalista Beth Macy ha raccolto una serie d’inchieste su questo grande problema. In particolare si basa sui fatti che coinvolgono la famiglia Sackler, proprietari della Purdue Pharma, in Dopesick: Dealers, Doctors and the Drug Company that Addicted America.

Questa casa farmaceutica, negli anni Ottanta, ha creato l’OxyContin, un potente antidolorifico con l’ossicodone come principio attivo. Una campagna pubblicitaria e di marketing molto aggressiva e, a quanto pare, mazzette date ai medici di base sono stati i suoi strumenti principali. Grazie a loro, infatti, questo medicinale divenne il più richiesto nella maggior parte degli Stati Uniti. La caratteristica fondamentale dell’OxyContin era che, a differenza di tutti gli altri oppioidi, non desse dipendenza. E che, quindi, poteva essere prescritto quasi senza limiti di dosaggio. Su Star, nelle prime due puntate di Dopesick, viene raccontato proprio questo. 

La trama di Dopesick

La serie tv Dopesick – Dichiarazione di dipendenza si apre sulla proposta di questo nuovo medicinale fatta da Richard SacklerMichael Stuhlbarg, che viene accettata dai capi della Purdue. Subito dopo siamo in Virginia, terra miniere e minatori e, di conseguenza, di incidenti sul lavoro. A curare gli infortunati c’è il medico Samuel FinnixMichael Keaton-, un vedovo con il solo lavoro a riempire la sua vita. La narrazione si divide tra gli anni Ottanta-Novanta e i primi Duemila, quando si apre un’indagine sul perverso commercio dell’OxyContin.

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Ci sono diverse sottotrame. Ogni personaggio ha la propria storia e i propri problemi, e, in un modo o nell’altro, la Purdue c’entra qualcosa con le loro vite. C’è una giovane ragazza –Kaitlyn Dever– che, lavorando in miniera, inevitabilmente avrà a che fare con l’OxyContin, a seguito di un incidente sul lavoro. Ci sono i poliziotti che portano avanti l’indagine. Poi un’agente DEA -organo antidroga statunitense. Poi, ancora, i rappresentanti farmaceutici che cercano di vendere a chiunque l’oppioide. Ragazzi preparati al massimo a invogliare i medici a testarlo sui propri pazienti. Giovani ambiziosi fomentati dai grandi progressi e profitti che, effettivamente, hanno fatto crescere la Purdue. Ma, purtroppo, tutto è basato su una menzogna: l’OxyContin dà dipendenza, eccome.

Il cast di Dopesick è ben fornito, con i già citati Michael Keaton e Michael Stuhlbarg, che possono essere considerati come due facce della stessa medaglia. Will Poulter è il rappresentante che vende a Keaton l’OxyContin. Peter SarsgaardJohn Hoogenakker sono gli agenti che portano avanti l’indagine, aiutati saltuariamente da Rosario Dawson. Volti che contribuiscono a rendere ancora più reale questo dramma che ancora miete vittime. 

La realtà dietro la serie

Il titolo Dopesick fa riferimento proprio a questo, alla dipendenza che hanno i tossici verso la droga. Nella serie la droga è proprio l’OxyContin. Questo, anestetizzando i pazienti e limitando il loro “dolore episodico intenso”, li rendeva a tutti gli effetti dei drogati. Tutto questo sotto gli occhi di tutti: la Purdue ha lucrato sulla vita delle persone provocando centinaia di migliaia di morti negli ultimi anni. Una piaga che sta devastando gli Americani e che mette in evidenza tutte le falle di un sistema sanitario che, la maggior parte delle volte, punta più al denaro che alla salute delle persone. 

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È per questo che Danny Strong, ideatore della serie Dopesick, ha deciso di tradurre in linguaggio cinematografico le inchieste di Beth Macy. Una storia del genere va raccontata, perché è moralmente giusto. E lo è soprattutto dopo gli ultimi eventi, che hanno visto la sconfitta legale della Purdue dopo anni e anni di cause intentate contro di lei. Al momento, la famiglia Sackler deve pagare tra i 7 e i 9 miliardi di dollari. La Purdue, con cui i Sackler non dovranno mai più avere a che fare, dovrà fornire medicinali per contrastare la dipendenza che ha creato lei stessa. 

La serie è già uscita su Hulu il 13 ottobre 2021. In Italia l’ha distribuita Disney+ sulla piattaforma Star, più adatta a un pubblico adulto. Data la portata dell’argomento, ovviamente attuale e toccante, c’è grande aspettativa sui prossimi episodi di Dopesick. La sensazione immediata che emerge fin dai primi minuti è infatti un forte senso di giustizia, che all’inizio non può essere soddisfatto. Ma, prima o poi, lo sarà.

Dopesick – Dichiarazione di dipendenza è su Star, nel catalogo Disney+.

Sara Claro
Sono romana “de Roma”, nata nel 1995. Dopo un (noioso) percorso scientifico al liceo, mi sono laureata in Letteratura Musica e Spettacolo alla Sapienza. Amo il cinema e amo scrivere: due attività che, messe insieme, possono dare tanti frutti.