La richiesta di Paolini alla Disney: un remake per Eragon

A volte ritornano: proprio quando pensavate che il nome Christopher Paolini fosse caduto nel dimenticatoio insieme al film di Eragon, ecco che l’autore si lancia in una richiesta audace alla Disney: quella di un remake. Il film del 2006 è considerato una delle peggiori trasposizioni nella storia del cinema fantasy. Tutto, all’interno di quel film, fu sbagliato. Mancò ogni basilare volontà di rimanere fedeli al materiale di partenza (già molto discusso) e furono sbagliate diverse scelte di casting, a iniziare dal protagonista Ed Speleers, la cui interpretazione fu oggetto di accese critiche da parte dei fan dell’opera originale.

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Nonostate gli incassi si siano rivelati positivi la critica stroncò il film. L’aggretore di recensioni Rotten Tomatoes riportò che solo 14 recensioni su 100 furono positive. Una delusione per i fan, una sghignazzata d’antologia per i detrattori del romanzo di Paolini. Il quale, a quindici anni dal disastro cinematografico, è tornato alla carica.

Paolini lancia l’hashtag: chiesto il Remake di Eragon alla Disney

La richiesta di Paolini è meno strana di quanto possiate pensare. A produrre il film fu infatti la Fox e i diritti dell’opera sono passati alla Disney con l’acquisizione degli asset cinematografici. Ecco, quindi, che l’autore ha fatto partire l’hashtag su Twitter per chiedere ai suoi letto di avere un remake dell’opera. Una nuova trasposizone che, questa volta, dovrebbe essere più fedele, sulla falsariga di quanto promesso da Rick Riordan per Percy Jackson.

Come potete vedere il trend dell’hashtag al momento non si può dire negativo. Di certo il Ciclo dell’Eredità, al netto di tutte le sue problematiche passate, vanta ancora parecchi fan e sostenitori. Non ci resta che lasciare a voi la parola! Cosa ne pensate di questo Hashtag? Sosterrete Paolini nel volere un remake di Eragon realizato da Disney? Lasciateci un commento!

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.