Square-Enix risponde ai fan di Final Fantasy VII Remake

In un periodo di ritardi dovuto alla pandemia di Coronavirus i fan si chiedono se anche Final Fantasy VII Remake sia destinato a questa sorte.

Square-Enix è intervenuta per chiarire la sua posizione tramite una lettera aperta destinata agli appassionati. Secondo quanto riportato l’azienda per ora l’intenzione è quella di rispettare la data di lancio del 10 Aprile. Tuttavia non è detto che le cose vadano come previsto. L’intenzione della compagnia è quella di rispettare i provvedimenti dei singoli paesi e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per contrastare il virus.

Qui di seguito vi riportiamo la lettera, diffusa via Twitter.

“A causa delle circostanze straordinarie che il mondo sta vivendo per la pandemia di Covid-19 vogliamo aggiornarvi su quale impatto avrà questa situazione sul lancio di Final Fantasy VII Remake.

La nostra priorità sono la salute e la sicurezza dei nostri fan e clienti, secondo le disposizioni dell’OMS e dei vari governi locali.

L’uscita mondiale di Final Fantasy 7 Remake il 10 aprile continuerà. Tuttavia, con i cambiamenti imprevedibili nella distribuzione e nel panorama del commercio al dettaglio che variano da paese a paese, è sempre più probabile che alcuni di voi non ottengano la propria copia del gioco alla data di rilascio.

“Stiamo monitorando la situazione su base giornaliera e collaboriamo con i nostri partner, rivenditori e team Square-Enix in Europa e nelle Americhe per fare tutto il possibile per garantire che il maggior numero possibile di voi possa giocare il titolo per il 10 aprile”

final fantasy vii remake demo

“Desideriamo tenervi aggiornati sulla situazione e prevediamo di farvi avere delle novità questo venerdì, il 20 Marzo. Rimanete perciò collegati con i nostri canali ufficiali. Per ogni altra domanda riguardante il lancio vi preghiamo di contattare il servizio clienti”.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.