Le riprese di The Flash si spostano a Wayn Manor: ecco gli scatti

Wayne Manor sarà una delle ambientazioni di The Flash. La riprese del film diretto da Andy Muschietti si sono appena trasferite a Stamford, nel Lincolnshire, per girare alcune scene nella storica Burghley House. La villa, una nota pinacoteca britannica, è stata scelta per rappresentare la residenza della famiglia Wayne.

Nel film infatti compariranno due diverse incarnazioni di Batman. Quello di Ben Affleck, visto recentemente anche in Zack Snyder’s Justice League, e quello di Michael Keaton, comparso nelle due rappresentazioni cinematografiche di Tim Burton.

Gli scatti sono visibili qui di seguito.

Oltre a Wayne Manor: cosa sappiamo di The Flash?

Come noto la pellicola The Flash dovrebbe ispirarsi alla run Flashpoint, mostrandoci il velocissimo corridore della Justice League all’interno di diverse dimensioni parallele e più linee temporali. Anche per questo saranno presenti due diverse incarnazioni di Batman. Nel caso di Keaton la notizia è stata confermata dalla sua agenzia. Per Affleck a darne notizia era stato il regista della pellicola Andy Muschietti.

“Il suo Batman ha una dicotomia unica tra la sua mascolinità – per il suo aspetto, la sua figura imponente e la sua mascella – e la sua vulnerabilità”, ha spiegato Muschietti. “E Ben Affleck sa come far trasparire questa sua debolezza. Ha solo bisogno di una storia che gli permetta di portare sullo schermo quel contrasto, quell’equilibrio. Lui è una parte molto importante dell’impatto emotivo del film. L’interazione tra Barry Allen e Bruce Wayne porterà a qualcosa che non abbiamo mai visto prima”.

Tuttavia ha voluto anche ricordare una cosa importante. La pellicola sarà sempre incentrata su Flash “È il film di Barry, è la storia di Barry. Ma i loro personaggi sono più legati di quanto pensiamo. Entrambi hanno perso la madre a causa di un omicidio, e questo è uno dei cardini emotivi del film. È qui che entra in gioco l’Affleck Batman”.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.