Food Wars: la rappresentazione esagerata del seno di Erina Nakiri genera polemiche tra i fan del manga e non solo.

Negli ultimi giorni il manga e anime giapponese Food Wars è finito sotto la luce dei riflettori per via di alcune polemiche: secondo alcuni infatti il seno del personaggio di Erina Nakiri è costantemente accentuato, anche quando indossa una tenuta che in teoria non sarebbe da considerare sexy come un completo da chef, una caratteristica che sarebbe insomma sessista a detta di molti.

food wars erina nakiri

La rappresentazione di donne dotate di seno enorme e sproporzionato è piuttosto comune in Giappone, per cui la polemica ha scaturito reazioni contrastanti.

A parlarne è stata un utente di TikTok che ha condiviso un video relativo al personaggio, scrivendo “Quando mai un vestito del genere veste così? Di cosa è fatta la sua gonna? Sta cucinando, avete davvero bisogno di sessualizzare il suo vestito da cuoca?”

 

Il video è poi stato condiviso da un utente di Twitter, che è giapponese ma che vive a Los Angeles, e che ha aggiunto i sottotitoli per far meglio comprendere il messaggio ai suoi follower. Ha scritto:

“Questo video di TikTok punta il dito contro la rappresentazione del seno in Food Wars, che attualmente è visibile su Netflix negli Stati Uniti, e ha 100.000 like. Spero che non solo i creatori, ma anche gli spettatori, penseranno alla rappresentazione della donna e se questo ritratto possa avere un impatto sul futuro delle donne. Gli uomini non sono i soli a guardare gli anime, per cui è meglio se ci ripensiamo”.

Sia il video originale che quello giapponese hanno suscitato una marea di commenti, come dicevamo contrastanti. E in questo senso è interessante considerare come cambi la percezione a seconda del luogo in cui si vive.

I commenti giapponesi sono infatti perlopiù di difesa nei confronti dell’opera e dell’autore, e parlano di libertà d’espressione e dipingono come futile il cercare il realismo in un manga, dove sono da sempre esagerati alcuni tratti, come il colore dei capelli ad esempio. In Giappone delle figure femminili in versione anime e con il seno… piuttosto accentuato, sono usate anche nei poster della Croce Rossa che invitano a donare il sangue, ad esempio.

Nei commenti degli utenti americani invece c’è molta più empatia nei confronti di una irrealistica rappresentazione del corpo femminile. Una disputa insomma che divide, e che non mancherà di generare ulteriori polemiche. 

(Fonte: 1)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.