La critica promuove Free Guy: l’eroe per gioco di Ryan Reynolds ottiene recensioni positive

Free Guy – eroe per gioco pare essere riuscito in un’impresa non da poco: scaldare il cuore della critica e ottenere delle recensioni positive. Il film con protagonista Ryan Reynolds si è attestato come la sorpresa di questa estate cinematografica. Senza grandi pretese la pellicola riesce a intrattenere e divertire gli spettatori. Anzi, a divertire molto, viste le parole di encomio che ha avuto verso il film la critica professionista.

Ne è un esempio quanto afferma Steven Weintraub di Collider, il quale ha elogiato il film definendolo “la miglior pellicola di videogiochi mai realizzata”.

Un parere che sembra essere sposato anche da Nikki Novak di Fandango. La giornalista ha infatti reso chiaro quale sia il grande pregio di Free Guy: “è un film di videogiochi che ti fa sentire come se fossi in un videogioco”.

Un parere che è stato sposato anche da Joel Meares, Editor in Chief di Rotten Tomatoes. Da parte di Meaeres lo scetticismo iniziale è stato demolito dalla visione del film, resa piacevole anche dall’ottima interpretazione del cast.

La critica approva Free Guy: le recensioni sono generalmente positive

In Free Guy – Eroe per Gioco, Ryan Reynolds interpreta un impiegato di banca che scopre di essere un personaggio all’interno di un videogioco open world. Decide quindi di diventare l’eroe della propria storia e di riscrivere il suo ruolo all’interno del titolo. In un mondo senza limiti, il protagonista è determinato a diventare colui che salverà il suo mondo a modo proprio… prima che sia troppo tardi. La pellicola sarà nei cinema a partire dal 13 Agosto di quest’anno.

Interpretata da Ryan Reynolds, Jodie Comer, Joe Keery, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar e Taika Waititi, la nuova pellicola è diretta da Shawn Levy da un soggetto di Matt Lieberman e una sceneggiatura di Lieberman e Zak Penn.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.