Quando la mitologia diventa fumetto

Non è un’affermazione sbagliata dire che il fumetto sia una mitologia moderna. Un modo con cui autori di ogni provenienza ed estrazione sociale hanno modellato un’epica nuova, creando narrazioni capaci di avere vette di lirismo degne di una ballata.

Leggere alcune delle opere migliori di Bob Kane e Stan Lee può risvegliare qualcosa di bellissimo nelle persone. In alcuni casi gli eroi in calzamaglia e mantello sembrano prendere vita, al pari delle figure narrate da Omero, Milton, nell’Edda, incarnandosi in inchiostro e china.

Tuttavia alle volte è vero anche il contrario. Un’antica mitologia può diventare un moderno fumetto. Poco importa che siano di derivazione greca, cinese, biblica o norrena. In mano a un autore capace il mito è in grado di creare personaggi straordinari.

Abbiamo provato quindi a selezionarne sette per voi, per raccontarvi la mitologia che si nasconde dietro di loro e vedere cosa abbia ispirato i loro creatori. Una piccola premessa è tuttavia necessaria: parliamo di singoli personaggi, motivo per cui abbiamo dovuto escludere gruppi come I Cavalieri dello Zodiaco. Pur essendo imbevuti di mitologia greca come pochi altri fumetti al mondo, sarebbe stato ingiusto sceglierne solo uno per rappresentare tutti i paladini di Atena. Perdonateci!

Con questo spirito e con questa regola, prepariamoci a fare un tuffo nella mitologia e a scoprire sette personaggi del mondo del fumetto ispirati alla mitologia!

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1 – Aquaman

Visto che si parlava di tuffi (perdonateci il gioco di parole) ci è sembrato naturale cominciare con Aquaman, personaggio creato da Mort Weisinger e Paul Norris nel 1941. Come noto, l’eroe della Justice League, è legato a doppio filo ai mari, di cui è il più valoroso difensore. Ma, soprattutto, ad Atlantide, la leggendaria isola raccontata da Platone nel Timeo e nel Crizia.

Il filosofo ateniese parlò di una terra situata oltre le colonne d’Ercole, con un complesso sistema di canalizzazioni, mura e templi di proporzioni eccezionali. Oggi si è perlopiù concordi nel ritenere che Platone si fosse inventato tale luogo leggendario, ma questo non ha impedito per molto tempo agli avventurieri di cercare notizie di questo continente perduto.

In effetti si ritiene che l’allievo di Socrate possa essersi ispirato a fatti realmente accaduti, come la distruzione di Thera, l’attuala Santorini. Un’eruzione vulcanica, avvenuta all’incirca nel 1600 a.C., avrebbe cancellato la civiltà minoica, distruggendo la città di Akrotiri e causando uno tsunami che avrebbe spazzato via Cnosso. L’esplosione sarebbe stata così intensa da avere ripercussioni persino sull’Egitto e sulla Mesopotamia.

Tra le varie ipotesi sull’origine del mito di Atlantide la più suggestiva è quella sarda. C’è infatti chi ha suggerito potesse essere l’isola tirrenica la sede della grande civiltà narrata da Platone, portando come prova, tra le altre cose, testimonianze di un’onda di maremoto che sarebbe giunta anche nelle regioni interne della Sardegna in tempi antichissimi.

Questo vuol dire che Aquaman è sardo?

2 – Moon Knight

A detta di molti Marc Spector, a.k.a. Moon Knight, non è altro che un tentativo di creare un Batman Made-in-Marvel. Forse uno dei più riusciti. Il personaggio nasce nel 1979 dalla coppia Doug Moench e Don Perlin, sfruttando per il fumetto alcuni aspetti meno noti della mitologia egizia.

Abile pugile e mercenario, Marc si trova a far parte di una spedizione in Egitto, nella quale viene tradito e lasciato morire nel deserto. Salvato da alcuni nomadi verrà portato di fronte alla statua del dio della Luna Khonshu, col quale stringerà un patto: diventare il suo guerriero personale, facendone la volontà nel mondo.

Dimenticate qualsiasi immagine romantica possa fornirvi il concetto di una divinità lunare: nel mito egizio Khonsu è un dio capace di incredibile crudeltà. Una crudeltà che le azioni di Marc come vigilante incarnano alla perfezione.

Il dio lunare era considerato un protettore della famiglia reale. Era lui a uccidere i nemici del faraone, creando con le loro viscere una sorta di scudo per il sovrano e i suoi congiunti. Forse anche per questo motivo Khonsu era legato alle nascite, oltre che al ciclo del tempo (ben rappresentato dalle fasi lunari) e dall’esplorazione dell’ignoto.

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3 – Wonder Woman

Come William Moulton Marston sia giunto a concepire Wonder Woman è da qualche anno divenuto oggetto di un noto film. Diana è stata a lungo un modello del femminismo a livello globale, venendo considerata come una portavoce in carta e china dei diritti delle donne.

Al momento della sua creazione Marston attinse al mito greco per dare una storia a Wonder Woman, facendone un’amazzone. Si tratta di un leggendario gruppo di guerriere che avevano la propria patria in Asia Minore. Probabilmente il loro mito deriva dalle donne dei Sarmati, un popolo iranico che utilizzava un disco di rame per bruciare il seno destro alle bambine in età pre-puberale. Questa crudele mutilazione era funzionale a permettere alle ragazze di tendere meglio l’arco, imprimendo quindi ai loro colpi maggiore potenza.

Non è da escludere che il loro mito sia legato a qualche ricordo ancestrale di civiltà guidate da donne, forse al matriarcato minoico. Curiosamente, in effetti, alla regina Pentisilea sarebbe attribuita l’invenzione del lábrys (λάβρυς), l’ascia bipenne simbolo della civiltà minoica.

Sono diversi i miti legati alle amazzoni. Si racconta che fossero cavallerizze eccezionali, innovatrici nell’arte della guerra e della strategia militare; si narra del loro intervento nel corso della Guerra di Troia e dello scontro avvenuto con Ercole, nel quale il semidio riuscì a trafugare la cintura della regina Ippolita.

Tratto d’unione, in tutti i miti legati alle amazzoni, è la loro fiera indipendenza da qualsiasi legame col mondo maschile, eccezion fatta per il vicino popolo dei Gargareni. Sarebbero infatti costoro i padri e gli amanti delle amazzoni, parte di un rituale che ogni anno avrebbe visto i due popoli incontrarsi e unirsi al buio per ottenere nuova prole.

4 – Ercole

La prima comparsa di un personaggio noto come Ercole avvenne sugli albi Marvel già nel corso della Golden Age. Ma furono il Re Jack Kirby e il Sorridente Stan Lee a portare il personaggio nella continuity moderna della Marvel, facendone un compagno di avventure e (talvolta) antagonista di Thor.

Il mito di Ercole/Eracle è certo uno dei più famosi al mondo e non avrebbe bisogno di presentazioni, anche se al suo interno nasconde parecchi lati meno conosciuti. Oltre alle Dodici Fatiche e alla sua partecipazione all’impresa degli Argonauti, il semidio fu noto per i suoi eccezionali appetiti e il suo amore per la vita a tutto tondo: sesso, sia con donne (Iole, Deianira, Onfale) che con uomini (come Iolao), cibo e alcol erano parte integrante delle sua leggenda, anche se non dimenticava mai quale fosse il suo dovere, quello di fiero protettore della stirpe umana e scudo degli inermi contro la natura selvaggia.

Proprio a questo si rifanno le famose Fatiche: ognuna di esse rappresenta una diversa sfida che l’uomo lanciava contro la natura, incarnata dalle bestie selvagge, dalla potenza dei fiumi e persino dalla morte, come rappresenta bene l’ultima Fatica in cui l’eroe catturò Cerbero.

5 – Sandman

L’opera di Neil Gaiman è un perfetto esempio di come anche il fumetto possa giocare con la mitologia. Non c’è mito che Gaiman non sfrutti per la propria storia, creando un complesso arazzo in cui ogni leggenda diventa parte integrante del suo disegno. Dalla Bibbia all’Edda, tutto può essere trasformato e mutato in qualcosa di nuovo, utili ai fini una trama onirica. Una mitopoiesi unica nel suo genere, come solo un grande scrittore fantasy è in grado di fare.

E lo stesso protagonista, Sogno, è una dimostrazione dell’abilità di Gaiman nel giocare coi miti. Essere dai mille nomi, il protagonista di Sandman si basa principalmente due figure. Una è quella del folklore germanico e scandinavo, l’Uomo della Sabbia, un omino che, spargendo la propria polvere sugli occhi delle persone, induceva in loro il sonno.

Ma questo spirito non è l’unica ispirazione. L’altra fonte per il personaggio è il dio greco Morfeo, uno degli déi dei sogni descritti da Esiodo. Talvolta confuso con suo padre Hypnos, Morfeo era colui che dava forma ai sogni assumendone l’aspetto nelle ore notturne. Al momento di interagire con gli umani portava con sé un mazzo di papaveri, capaci di portare il sonno e i sogni alle persone.

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6 – Son Goku

Qualcuno di voi forse storcerà il naso. Ma il personaggio di Akira Toriyama è basato su uno dei racconti mitologici più famosi della Cina. Il nome stesso del guerriero saiyan non sarebbe altro che la versione giapponese di Sun Wukong, l’affascinante Re delle Scimmie in grado di sconvolgere il creato.

Lo scimmiotto dorato, nato da una roccia e dal vento, si rese artefice di numerose imprese, narrate nel poema Viaggio in Occidente di Wu Cheng’en. A cavallo di una nuvola dorata e armato di un bastone capace di allungarsi e restringersi, combinerà così tanti disastri da costringere l’Imperatore di Giada a chiamarlo alla sua reggia celeste, nella speranza di tenerlo sotto controllo.

Qui si ciberà delle pesche dell’immortalità, scatenando un disastro dopo l’altro, prima di essere sconfitto dagli sforzi congiunti del Bodhisattva Guanyin e da Lao Tsu. Pur avendolo condannato a morte, le divinità non riescono a ucciderlo, essendo lo scimmiotto ormai immortale. Sarà Buddha a punirlo, seppellendolo sotto la Montagna dei Cinque Elementi, in attesa che arrivi qualcuno in grado di domarne le intemperanze. 

Questa persona si rivelerà essere Sanzang (o Tripitaka), il quale gli porrà sulla testa un diadema in grado di restringersi con un comando, provocandogli grande dolore. Son Goku diventerà così la sua scorta nel viaggio verso Occidente allo scopo di recuperare il testi sacri del buddismo per diffonderne il sapere in Cina, insieme al maiale Zhu Ganglie e al demone redento Sha Wujing. Tutti elementi che Toriyama ha saputo rimodellare per la prima serie di Dragon Ball.

7 – Thor

Non potevamo che concludere con il fumetto mitologico più famoso del mondo, il mitico Thor. E non poteva essere altrimenti! Quando si parla di mitologia nel fumetto il primo pensiero va subito al martello Mjollnir e alla chioma bionda del principe di Asgard, creazione di Stan Lee, Larry Lieber e Jack Kirby.

Già in passato vi avevamo parlato del suo mito. Protettore dell’umanità e guerriero sterminatore di giganti, il possente Thor è senza dubbio una delle figure più famose nel panorama dei miti nordici. Il suo culto era diffuso in tutto il gelido nord, nei luoghi in cui gli esseri umani sentivano maggiore bisogno di protezione dalle forze ancestrali della natura.

Nel dio portatore del martello era incarnazione di tutto ciò che voleva essere un uomo del nord. Un guerriero, un difensore, ma anche un padre in grado di proteggere i propri figli e l’umanità intera. Tratti che, quasi sessant’anni fa, la Marvel riuscì a infondere nel suo personaggio, facendone uno dei cardini delle proprie pubblicazioni.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.