Polemica tra alcuni sviluppatori e G2A

Presa di posizione abbastanza netta e per certi versi “storica” quella di alcuni sviluppatori nei confronti di G2A.

Per chi non lo conoscesse si tratta di un rivenditore, una sorta di “mercato grigio” che vende chiavi per ottenere videogame, il cui operato è un po’ borderline e ai limiti della legalità.

Già in passato sviluppatori come TinyBuild e Gearbox si erano scagliati contro la piattaforma, e adesso anche altri ne stanno seguendo le orme, usando toni anche piuttosto importanti.

È il caso del publisher Mike Rose, che ha notato che non solo acquistando chiavi dagli ads di G2A sul proprio sito, lo studio non riceveva in ogni caso alcun guadagno, ma anche che non fosse possibile rimuovere con un blocker tali pubblicità, mostrando un video dimostrativo su Twitter.

“Guadagnamo zero con i nostri giochi, anche se la gente li compra attraverso ads” ha detto insomma, prima di consigliare alle persone di piratare semplicemente i  giochi, piuttosto che comprarli su G2A.

E non è l’unico ad aver utilizzato questo genere di toni. Squid Games e Vlambeer infatti, si sono lamentati del fatto che non solo gli sviluppatori non guadagnano niente dai giochi comprati, ma anche del fatto che sono poi loro ad essere ritenuti responsabili se qualcuno compra una chiave già utilizzata o fasulla, per un danno di immagine ed economico da non sottovalutare.

G2A

Altri sviluppatori in generale hanno continuato a lamentarsi dei disservizi di G2A, ed il reseller ha scritto un post pubblico in cui si impegnava a migliorare, ma non è riuscita a convincere del tutto gli sviluppatori. “Non è cambiato niente” ha scritto Paul Kilduff-Taylor di Mode 7.

Insomma, quando uno sviluppatore ti chiede di piratare un suo gioco piuttosto che comprarlo su un portale, qualcosa di grave sotto dev’esserci.

Voi che ne pensate della situazione?

(Fonte: PC Gamer)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.