I David di Donatello finiscono sulla lista nera di Gabriele Muccino: è polemica

Scoppia la polemica tra Gabriele Muccino e i David di Donatello. Il regista ha mostrato tutto il suo malcontento verso le candidature, ree di aver snobbato la sua ultima opera, Gli Anni più Belli. La pellicola ha ottenuto solo due nomination, come Miglior attrice per Micaela Ramazzotti e Miglior Canzone per Claudio Baglioni.

Questo si è tradotto in un attacco contro l’organizzazione del prestigioso concorso e verso i candidati stessi, in particolare Favolacce, di cui sostiene di non capirne per niente la grandezza. Si tratta insomma di una polemica contro i David di Donatello 2021 per la scelta dei candidati.

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Gabriele Muccino contro di David di Donatello: “L’avete fatta grossa”

Il regista si è sfogato con due diversi post su Twitter. Il primo ha attaccato la scelta dei candidati alla prestigiosa statuetta, lamentando la scarsa considerazione nei confronti del suo Gli Anni più Belli.

Muccino non si è limitato a lamentare la poca considerazione verso l’ultima opera, arrivando anzi a lamentare un certo ostracismo nei suoi confronti sin dal 2003, anno di uscita di Ricordati di me. Subito dopo, come accennato, il regista ha rincarato la dose: questa volta oggetto del suo astio è stato il film Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo, candidato in ben trecidi categorie, tra cuio Miglior film.

Insomma, delle vere e proprie bordate da parte di Gabriele Muccino contro i David di Donatello. Attualmente non è arrivata alcune replica da parte dei giurati, che sembrano aver preferito un dignitoso silenzio. Se le cose dovessero cambiare sarà ovviamente nostra cura riportarvi eventuali aggiornamenti al riguardo.

Nel mentre a voi la parola. Che cosa ne pensate di questa polemica? Ritenete adeguate le candididature dei David di Donatello? Lasciateci un commento e partecipate con noi alla discussione!

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.