Il simulatore di vita arriva completo su console

The Sims viene spesso e volentieri annoverato tra i titoli che hanno fatto la storia del videogioco e per buoni motivi. Il simulatore di vita reale nato dalla mente di Will Wright non è stato solo il capostipite di una serie di enorme successo di pubblico e critica, ma anche una piccola rivoluzione nel mondo della simulazione, scanzonato ma anche poggiato su solide basi di gameplay, realistiche e convincenti. Ad oggi The Sims 4 resta uno dei prodotti di punta per PC e, grazie all’evoluzione tecnologica su console, Electronic Arts ha deciso di portare per la prima volta su console il quarto capitolo della serie nella sua interezza, mettendo da parte eventuali spin-off e inserendo come bonus tutti i contenuti gratuiti rilasciati finora per il gioco.

All’interno dello stand dedicato alla stampa di EA, in Gamescom, abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani su una versione pre-alpha di gioco, che ci ha permesso di avere una visione generale del gioco che, ricordiamo, arriverà su PlayStation 4 e Xbox One il 17 novembre di quest’anno. La build dunque non rispecchiava l’effettivo livello di sviluppo attuale ma ci ha permesso di dare un’occhiata generale alla conversione del titolo che, come detto, approderà su console per la prima volta completo di tutte le feature della versione PC. Semmai aveste vissuto sotto un sasso negli ultimi 15 anni, The Sims è un simulatore di vita nel vero senso della parola: è possibile creare una famiglia di cosiddetti Sims attraverso un editor, nel corso degli anni sempre più profondo, dove è possibile caratterizzare nei minimi dettagli aspetto e personalità di ogni componente per poi lanciarli in quell’avventura agrodolce che è la vita, portando avanti relazioni, carriere, ambizioni personali e tutto ciò che la vostra fantasia avrà voglia di fare. Negli anni The Sims ha espanso a dismisura la sua offerta tant’è che, durante la prova, ci hanno anche detto che ci sarà modo di andare addirittura nello spazio. Dunque non avremo davvero alcun limite, se non la nostra creatività.

Mentre ci approcciavamo a provare il gioco, gran parte dei dubbi erano legati perlopiù al sistema di controllo, probabilmente il vero nodo cruciale dell’esperienza di gioco: il titolo, difatti, sfrutta molto le cosiddette shortcut da tastiera” e l’ampia mobilità del mouse per offrire un gameplay rapido e intuitivo, cosa che attraverso un controller non è sempre semplice da replicare, nonostante alcuni porting recenti abbiano cominciato a smentire questa credenza. A dimostrazione di quanto detto, giocare a The Sims 4 Deluxe Party Edition richiede un minimo di padronanza del mezzo, soprattutto perché il funzionamento dei comandi varia in base alle operazioni che dobbiamo svolgere, ad esempio se stiamo giocando normalmente oppure se siamo in fase di creazione o costruzione. Ma gran parte dei comandi più importanti sono eseguibili attraverso pochissimi passaggi, tranne uno: in fase di gioco normale, la gestione del tempo è affidata ai tasti L e R che rispettivamente lo rallentano o lo velocizzano, mentre con i grilletti sarà possibile scorrere tra i vari Sims che abitano la casa. Il tasto X fa le veci del tasto sinistro del mouse mentre con triangolo potremo cancellare eventuali azioni di troppo o che non vogliamo completare per dare priorità ad altre. Il gameplay del gioco resta comunque lo stesso in ogni sua forma: prestare attenzione alla vita dei nostri Sims cercando di curarsi di ogni loro necessità, sia essa fisica o mentale, contribuendo ad una vita felice dall’inizio (sì, tecnicamente si può cominciare anche da neonati) fino all’ineluttabile fine.

Se avremo bisogno di passare tra le varie modalità di gioco, basterà premere il touchpad e il tempo si fermerà, permettendoci di accedere alla modalità costruzione, uno dei motivi per cui le facoltà di architettura e ingegneria civile hanno guadagnato milioni di iscritti in più nel giro di tre lustri: creare la propria casa dei sogni in The Sims è una delle cose più divertenti da fare, complice la semplicità e l’intuitività dell’editor di gioco ormai rodato al massimo e pressoché perfetto. Che sia un semplice appartamento, oppure un loft o una villetta, non esistono limiti architettonici o strutturali, forse giusto il perimetro del vostro terreno, ma per il resto, ribadiamo, gli unici (eventuali) limiti risiedono nella vostra fantasia. Ci siamo trovati molto bene a creare la nostra casa con l’editor, reso sempre più intuitivo e legato più ad immagini che a icone, permettendo un utilizzo immediato e semplice. Le scelte operabili sono numerosissime e spaziano dall’urbano classico a temi più goliardici, ad esempio castelli o fortezze, con una cura nel dettaglio davvero invidiabile.

E non è finita: una volta completata la casa verrà il momento di arredarla e qui le scelte operabili sono abbastanza da far diventare Ikea un pallido negozietto svedese di mobili artigianali. Oltre al fattore estetico, però, arredare una casa significherà anche adattarla ai vostri Sims, quindi dovrete prestare attenzione a cosa comprare per stimolare e sviluppare le loro abilità.

The Sims 4 in poche parole è riuscito a convincerci, soprattutto grazie all’attenzione di Maxis nel rendere il più accessibile possibile il gioco con il joypad, oltre al fatto di aver portato finalmente su console un titolo oggettivamente invidiato ai giocatori PC. Attendiamo novembre, soddisfatti e in attesa di scoprire se la vita simulata è meglio di quella reale e se la piscina è ancora un luogo di morte.

Francesco Paternesi
Pur essendo del 1988, Francesco non ha ricordi della sua vita prima del ’94, anno in cui gli regalarono un NES: da quel giorno i videogiochi sono stati quasi la sua linfa vitale e, crescendo con loro, li vede come il fratello maggiore che non ha mai avuto. Quando non gioca suona il basso elettrico oppure sbraita nel traffico di Roma. Occasionalmente svolge anche quello che le persone a lui non affini chiamano “un lavoro vero”.