Giochi bizzarri per PS4, Xbox e Switch: alla scoperta di alcuni dei titoli più strani e interessanti usciti negli ultimi anni e mai pubblicati in Occidente

Dopo le tre ricchissime puntate dedicate alle epoche classiche (16 bit, 32 bit e 128 bit), ci siamo fatti prendere un po’ la mano e abbiamo deciso di andare a caccia di stramberie giapponesi anche nelle generazioni più recenti: mi riferisco alla lunghissima settima generazione di PlayStation 3, Xbox 360 e Wii e all’ottava, la current gen che presto verrà obliterata da PlayStation 5 e Xbox Series X. Come avete potuto notare anche nella precedente puntata, le ultime generazioni sono caratterizzate da un tasso di localizzazioni piuttosto alto, sicché le chicche che troverete all’interno di questa rassegna sono sì sugoi, ma meno dirompenti rispetto a quelle che avete trovato tornando con noi nei Novanta o nei primi Duemila. D’altro canto, le importazioni sono state rese più semplici dall’assenza di blocchi territoriali, con l’unica, non significativa, eccezione di Wii U, che peraltro ci ha accompagnato per pochissimo tempo prima di lasciare il posto a Switch.

Natsuhiro High School: Seishun Hakusho (2015 – PS3, PS4)

giochi bizzarri ps4 xbox switchEcco uno di quei giochini un po’ pazzi un po’ zozzi che piacciono tanto ai giapponesi. La monumentale opera di Tamsoft (i gentiluomini che hanno creato Oneechanbara e Senran Kagura) è stato presentato da D3 (il publisher) come una “open world high school love adventure“. A quanto pare il concetto di avventura amorosa liceale è molto diverso nella Terra del Sol Levante, visto che in questo gioco il protagonista sarà spesso impegnato a fotografare le mutandine delle studentesse, con il rischio di essere scoperto e finire per direttissima nell’ufficio del preside, se non addirittura in prigione.

Il dettaglio che mi ha divertito maggiormente di tutto ciò è che cercando informazioni mi sono imbattuto in un’intervista a uno degli sviluppatori, che parlava dell’influenza che ha avuto The Elder Scrolls V: Skyrim sullo sviluppo di Natsuhiro High School: Seishun Hakushoseriously?!

A parte questo, che dire? Il gioco sembra tagliato con l’accetta: va bene il cross-gen, però questo gioco non avrebbe impressionato nemmeno su PlayStation 2. Si va in giro in bicicletta (superando le scalinate senza il minimo impaccio) con la macchina fotografica costantemente in mano per fotografare biancheria femminile qua e là. The pervy side of Project Zero

Giochi bizzarri per PS4, Xbox e Switch – Dead or Alive Xtreme 3 (2016 – PS4, PSV; 2019 – PC, Mac, Switch)

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Sono abbastanza sicuro che buona parte dei lettori si aspettasse a un certo punto questo nome, che è pure il più celebre – e di gran lunga – nell’ambito di questa rassegna; d’altro canto, si parla pur sempre di uno spin-off di una serie famosa come Dead or Alive, e i precedenti Xtreme (uno per Xbox, uno per Xbox 360) furono localizzati all’epoca.

E allora perché Dead or Alive Xtreme 3 non è arrivato in Occidente? A detta di Shuhei Yoshida (Presidente di Sony Interactive Entertainment fino allo scorso anno), la causa va ricercata nelle “differenze culturali” esistenti fra Oriente e Occidente, che portano a due diverse sensibilità nel ritrarre i personaggi femminili… in soldoni, probabilmente il gioco non valeva la candela: Xtreme 3, a fronte di vendite che non si sarebbero di certo rivelate milionarie, avrebbe rischiato di “rovinare” la fama di Dead or Alive, che con il sesto capitolo ha voluto dare un’immagine di sé meno sessualizzata del solito. Poco male, visto che la versione asiatica del gioco include la traduzione in inglese, che ha spinto l’utenza occidentale all’acquisto in massa: Xtreme 3, infatti, ha settato nuovi record di pre-order e vendite su Play-Asia!

Al di là di tutti questi discorsi, cosa c’è di interessante nel gioco di Team Ninja? Oltre al gioco di beach volleyball, ci sono molte feature da pervertito: tan line (segno dell’abbronzatura), swimsuit malfunction (danneggiamento dei costumi), modalità fruibili in VR e, ovviamente, il Soft Engine 2.0, per gestire al meglio l’effetto “sballonz”. Le ragazze nella versione base del gioco sono nove, più altre nove (tra cui, per fortuna, Lei Fang, NdR) se prenderete la versione Venus Vacation su Steam (ma non potrete acquistarla con un account italiano).

Giochi bizzarri per PS4, Xbox e Switch – City Shrouded in Shadow (2017 – PS4)

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Kyoei Toshi è uno dei giochi più interessanti di questa rassegna, a mio modo di vedere, in quanto è tipicamente giapponese ma non richiede una conoscenza della lingua per essere realmente apprezzato.

Il gioco di Granzella può essere visto come uno spin-off oppure un successore spirituale della serie Zettai Zetsumei Toshi, nota in Occidente con il nome di Disaster Report. Per chi non ne avesse conoscenza, si tratta di una serie di survival game che nasce su PlayStation 2 e arriva anche in Europa, seppur con nomi strani (SOS: The Final Escape e Raw Danger!… manco si capiva che fossero della stessa serie…, NdR). Il terzo episodio, esclusiva per PSP, non fu localizzato, mentre il quarto, in sviluppo per PlayStation 3, fu cancellato nel 2011 a causa del terremoto e del maremoto del Tōhoku. Il perché è presto detto: al giocatore veniva richiesto di calarsi nei panni di un superstite di un terremoto… Ad ogni modo, qualche anno dopo Granzella acquistò l’IP e completò lo sviluppo del gioco, che presto sarà disponibile anche in Europa grazie all’accordo con NIS America.

Kyoei Toshi, invece, con tutta probabilità non sarà localizzato. L’obiettivo del giocatore (che può scegliere fra avatar maschile e avatar femminile) è sempre quello di fuggire da una città colpita da una calamità, solo che in questo caso la calamità in questione è una guerra fra mostri giganti! E non parliamo di mostri qualunque, ma di creature famosissime provenienti da Godzilla, Gamera, Ultraman, Neon Genesis Evangelion e Patlabor. Folkloristico!

Kaiji: Steel Beam Crossing of Despair (2017 – PS4, Switch)

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Fra i manga più snobbati in Occidente Kaiji occupa sicuramente un posto d’onore. Pubblicato in patria a partire dal 1996, si tratta di una delle migliori serie seinen degli ultimi trent’anni. Racconta la storia di Kaiji, un giovane disoccupato che si trova invischiato in un pericoloso giro di gioco d’azzardo a causa di un cospicuo debito da ripagare. Probabilmente sono proprio le tematiche “delicate” ad averne scoraggiato la localizzazioni.

Kaiji VR ~Zetsubō no Tekkotsu Watari~ è il terzo videogioco tratto dalla saga e, come suggerisce il titolo, è dedicato a PlayStation VR (almeno su PlayStation 4). Le vicende sono quelle relative al secondo gamble della prima parte del manga (quella trasposta nella prima serie anime), chiamato Steel Frame Crossing e suddiviso in due parti: Human Derby, in cui i partecipanti devono percorrere una lunga asta sospesa nel vuoto, eventualmente spingendo gli avversari per assicurarsi la prima posizione; Electric Current Steel Frame Crossing, in cui i primi due piazzati nel gioco precedente devono percorrere un’asta ancor più lunga ed elettrificata, sicché toccarla con le mani equivale a cadere e morire.

Tutto molto affascinante, ma il gioco consiste solo in questi due minigame, per giunta piuttosto simili per gameplay. E costa quasi 2000 yen, cioè più di € 15 (la metà su Switch)…

Giochi bizzarri per PS4, Xbox e Switch – Choju-giga Wars (2017 – 3DS; 2018 – Switch; 2019 – PS4)

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Disponibile sugli store digitali di Nintendo e di Sony all’abbordabile prezzo di circa 6 €, Chōjū-giga Wars è un gioco peculiare più per la sua direzione artistica che per le meccaniche di gameplay: l’opera di Silver Star, infatti, sul piano ludico è un semplice RTS in due dimensioni, appartenente al sottogenere tower defense, molto diffuso anche in Occidente; non farete fatica ad accostarlo a The Battle Cats, per dire. Nonostante sia completamente in giapponese, sembra comunque piuttosto semplice da imparare, almeno per quanto attiene ai meccanismi di base.

Ben più interessante l’ispirazione del gioco. Chōjū-giga (nome abbreviato di Chōjū-jinbutsu-giga) è una collezione di quattro rotoli risalenti al XII (i primi due) e XIII secolo (gli altri due) d.C. Il nome potrebbe essere tradotto circa come “caricature di animali-persone” e in effetti l’opera raffigura diversi animali in atteggiamenti umani, gettando le basi non solo per il manga (anche se non ci sono testi), ma anche per il furry, mi viene da pensare. Un gioco leggerino ma bello da vedere e colmo di stranezza nipponica, a un prezzo più che onesto: non male, no?

Phrasefight (2018 – PC, Switch)

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Ecco una cosuccia bizzarra che potrete trovare nel Nintendo eShop giapponese di Switch (costa appena 1000 yen, poco più di € 8), ma disponibile anche per PC e Mac. Su Switch supporta HD Rumble e multiplayer fino a due giocatori con due Joy-con.

Phrasefight si inserisce nel brand Play,Doujin! di Mediascape (la categoria “doujin” è assimilabile alla nostra “indie”, NdR). Si tratta di un gioco di combattimento uno contro uno in due dimensioni, ma la sua peculiarità è che lo scontro avviene a ritmo di musica, con un gameplay che può ricordare quello dell’iconico PaRappa the Rapper di Masaya Matsuura. Non sembra per nulla difficile da comprendere, ma comunque il gioco dovrebbe includere – per ragioni imperscrutabili, mi viene da dire – pure la lingua inglese, almeno stando al sito ufficiale dello sviluppatore very OK.

Giochi bizzarri per PS4, Xbox e Switch – Closed Nightmare (2018 – PS4, Switch)

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Nippon Ichi Software non è solo Prinny e JRPG tattici, ma anche un dark side, riemerso in questi anni con giochi come i due Yomawari e la visual novel Iwaihime: Matsuri.

Closed Nightmare è un singolarissimo survival horror con sequenze live action che si accompagnano ad altre testuali per effettuare scelte importanti che andranno a modificare il corso degli eventi. Le premesse della vicenda mi fanno pensare ad una rilettura in chiave nipponica della serie cinematografica di Saw l’Enigmista: Maria Kamishiro si risveglia in un posto sconosciuto, priva di ricordi e con un braccio paralizzato. L’unico modo per fuggire è partecipare a un non meglio precisato esperimento e superare tutte le prove.

Closed Nightmare si presenta come una singolare avventura grafica con spezzoni in live action veramente inquietante (ben presto vi troverete ad assemblare un manichino con parti di cadaveri). Chiaramente la barriera linguistica è un problema, ma potete aiutarvi con questi video della youtuber Gab Smolders, che vanno a tradurre tutto il gioco.

Manga Kakeru (2018 – PS4, PSV)

Abbiamo già avuto modo di incrociare Granzella in questa puntata, quando abbiamo parlato di Kyoei Toshi (City Shrouded in Shadow). Ebbene, l’anno successivo il developer giapponese ha sfornato un’altra chicca orfana di localizzazione: si tratta di Manga Kakeru, uscito su PlayStation 4 e PS Vita (con interessante supporto al touch screen) e scaricabile da PlayStation Store giapponese per appena 600 yen (poco più di € 5), forse 800 su PlayStation 4.

Come intuibile dal nome, Manga Kakeru è un editor di manga, che possono essere poi caricati online in un apposito sito che consente la consultazione e la votazione di tutte le opere. Chiaramente non bisogna fare tutto a mano libera: l’editor fornisce un buon numero di asset e di layout per tutti i giocatori meno pazienti. Chiaramente esistono molti oggetti acquistabili al costo di qualche centinaio di yen, come gli eloquenti Sailor Uniform e Gakuran pack e Swimsuit and Basic.

Giochi bizzarri per PS4, Xbox e Switch – Ninja Box (2019 – Switch)

Ci avviciniamo alla fine, ma il tasso di “nipponicità” (virgoletto, vah, perché pare che questa parola non esista, NdR) non accenna a diminuire. Ninja Box, sviluppato e pubblicato da Bandai Namco Entertainment nel settembre del 2019 su Nintendo Switch, racconta la storia del giovane Hiroto, intenzionato a costruire una base segreta nei pressi di casa sua; rovistando nel suo ripostiglio, incontra un ninja (!) di nome Tonkaichi, che trascina il nostro eroe al villaggio di Tatemakuri per trovare la fantomatica Ninja Box. Il gioco ha originato anche una breve serie anime per bambini, trasmessa a partire da agosto per precedere il debutto su Switch.

Sul piano ludico, Ninja Box è stato definito come un “secret base creation role-playing game“, quindi potete immaginare che molte delle meccaniche del gameplay derivino da Minecraft e dai suoi emuli giapponesi, primo fra tutti Dragon Quest Builders, solo che in questo caso l’obiettivo è costruire la base segreta perfetta! Potrebbe ancora arrivare in Occidente? Forse sì, chi lo sa…

LoveR Kiss (2020 – PS4, Switch)

Pubblicato a fine febbraio in madrepatria su PlayStation 4 e Nintendo Switch da Kadokawa Games, LoveR Kiss è la versione definitiva di LoveR, dating simulator uscito l’anno scorso esclusivamente su PlayStation 4.

La peculiarità di LoveR Kiss consiste nell’utilizzo della macchina fotografica, come nei precedenti giochi di Ichiro Sugiyama, nessuno dei quali è stato localizzato. Durante le sessioni fotografiche, il gioco mette in mostra la sua seconda peculiarità, consistente in un sistema di riconoscimento vocale per richiedere alle ragazze di cambiare posa. Una terza peculiarità riguarda la versione per Nintendo Switch, che può essere utilizzato proprio come una fotocamera.

Come abbiamo detto sopra, LoveR Kiss è appena uscito in Giappone, per cui astrattamente non è ancora impossibile che ne venga annunciata la localizzazione; onestamente, tuttavia, siamo piuttosto scettici in merito, un po’ per il sistema di riconoscimento vocale, un po’ per la corposa mole di testi e un po’ perché il genere dei dating sim non è molto popolare in Occidente.

Con LoveR Kiss si chiude la nostra carrellata di giochi bizzarri current gen mai usciti in Occidente; avremmo voluto inserire anche un titolo per Xbox One, ma a quanto pare Microsoft è riuscita a perdere la sparuta nicchia che aveva faticosamente aggregato nelle precedenti generazioni, quindi non abbiamo trovato nulla che fosse degno di essere inserito.

Giovanni Ormesi
Scrivo di videogiochi (più o meno bene) dal 2008, dopo una decina abbondante di anni passati fra le pagine delle bellissime riviste cartacee, che purtroppo si sono perse con il tempo e con il progresso. Oltre ai videogame, sono anche un buon lettore, specialmente – per quanto attiene all'ambito nerd – di Dylan Dog. Nel bene e nel male.