Il Covid-19 colpisce Netflix: cancellato GLOW

Pessime notizie per i fan di GLOW: lo show ispirato alle vicende della piccola promotion di wrestling femminile è stato cancellato.

La notizia appare come un fulmine a cielo sereno. La produzione della serie era infatti iniziata prima del lockdown negli Stati Uniti in quel di Los Angeles. Le riprese del primo episodio erano infatti terminate e, stando a quanto detto da Alison Brie, la produzione aveva iniziato a girare le puntate successive.

Purtroppo poter mettere insieme il ricco cast della serie nel bel mezzo di una pandemia sembra si sia rivelata una sfida sostanzialmente impossibile per Netflix.

glow cancellato

“Il COVID ha ucciso esseri umani reali. È una tragedia nazionale e combatterla dovrebbe essere il nostro obiettivo. A quanto pare il COVID ha anche cancellato il nostro programma “, hanno detto i creatori della serie Liz Flahive e Carly Mensch in una dichiarazione rilasciate a Deadline. “Netflix ha deciso di non terminare le riprese dell’ultima stagione di GLOW. Ci è stata data la libertà creativa per realizzare una commedia complicata sulle donne e raccontare le loro storie. E la loro lotta. E ora questo sogno è andato. Ci sono molte cose di orribili che accadono nel mondo, molto più grandi di questa. Ma fa ancora comunque schifo non riuscire più a vedere queste quindici donne insieme sul ring”.

Flahive e Mensch hanno aggiunto: “Ci mancherà il nostro cast di strambe lottatrici e la nostra eroica squadra. È stato il nostro lavoro migliore” concludendo con un appello al voto per i fan.

Ambietata a Los Angeles nel 1985 la serie vedeva come protagonista Ruth Wilder (interpretata da Alison Brie), un’aspirante attrice che riceveva un invito per partecipare ad un nuovo programma di wrestling: Gorgeous Ladies of Wrestling (Glow). Ruth si trovava quindi a dover lottare con un gruppo di donne molto particolari e stravaganti, sotto la guida di Sam Sylvia, un regista di B-movie.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.