Quando l’inglese si trasforma in una gaffe memorabile.

Al giorno d’oggi i social network, capaci di metterci subito in contatto con milioni di utenti, offrono la più grande e importante vetrina dove parlare di sé e del proprio business, aggiornando in tempo reale un’ampia gamma di potenziali clienti sulle ultime novità in ottica di collaudate strategie di brand improvement.

Come tutte le armi di informazione di massa, piattaforme come Facebook, Twitter e, non ultima, Instagram, possono purtroppo diventare, se utilizzate in maniera non proprio professional, anche una piazza dove esporsi al pubblico ludibrio, con il popolo della rete pronto a schernire qualunque gaffe e trasformarla con pochi click in un caso mediatico.

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Il fenomeno degli epic fail, raccolti nelle celebri compilation che ogni settimana collezionano migliaia e migliaia di visualizzazioni su YouTube, ci parlano di come diventare protagonisti del web a volte si possa rivelare un’esperienza controproducente.

Del resto, noi italiani confermiamo spesso di avere l’innata capacità di palesare english skills non proprio encomiabili: ogni anno un qualche personaggio parlamentare si ritrova affetto dalla “italianite”, strana e diffusissima malattia che porta il malcapitato di turno a insaporire con un tocco di idioma nazionale anche le più semplici espressioni di uso comune in lingua inglese.
Non ultimo il caso che ha coinvolto la più famosa università di Milano: in occasione della visita ufficiale del CEO di Apple, Tim Cook, ospite per l’apertura ufficiale dell’anno accademico, i social media specialist della Bocconi hanno deciso di annunciare su Facebook l’evento in maniera alquanto buffa.

He is Tim Cook, chief executive officer of Apple. And he will be in Bocconi on 10 November for the inauguration of the new academic year, la frase incriminata e prontamente sostituita sulla pagina ufficiale dell’Ateneo. Non è bastato questo, però, a risparmiare i Bocconiani dai severi giudizi della rete. 2

In poco tempo, infatti, l’immagine è stata oggetto di una sfrenata corsa al commento più memorabile, ognuno a suo modo cinico nel sottolineare la scarsa aderenza alla sintassi inglese: c’è il sagace Alberto, che ironizza Please try to riscriv this frase because it sounds like sagra of the porchets; oppure chi non dimentica il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Francesco Rutelli, protagonista nel lontano 2007 di una delle più memorabili figuracce linguistiche del web, e lapidario scrive Sorry, one domand, but also Rutels studied in Bocconi? Why don’t you invite pure lui in the inaugurescion? He può tornar usefull as interpretes. Pensaci about that.

Insomma, una bella gatta da pelare per il reparto di Social Media Management bocconiano. La prossima volta, invece di improvvisare, meglio fare prima due passi in Corso Buenos Aires e aggiornarsi in uno dei centri Wall Street English sugli ultimi corsi attivati per migliorare il tuo inglese. Ok?

Articolo in collaborazione con Wall Street English.

Team News Lontre
Le manine delle lontre sono perfette per scrivere velocemente al computer, così in Stay Nerd ne abbiamo assunte 12 per occuparsi delle news! Nessuna lontra viene maltrattata, ma anzi vengono ricompensate con tanto pesce, crostacei e scatoline colorate di diversa dimensione da mettere in ordine! Recentemente, gli è anche stato messo a disposizione un bazooka spara-pesce.