Haruki Murakami e la musica: un rapporto profondissimo che risale all’infanzia. Ecco una sua playlist da tremila canzoni

Haruki Murakami è uno degli scrittori giapponesi più noti di tutti i tempi, ed ha venduto tantissimi libri in tutto il mondo, ma forse non tutti sanno che è anche un grande appassionato di musica, tanto da aver anche condiviso con i suoi fan una playlist di Spotify da oltre tremila pezzi.

Ma andiamo per ordine: Murakami è stato influenzato dalla cultura occidentale già dall’infanzia, ed ha scoperto il mondo del jazz e della musica classica da giovanissimo. La sua voglia di conoscenza è ulteriormente cresciuta con l’adolescenza, ed ha addirittura fondato un club di jazz all’età di 15 anni (che ha continuato finché non ha compiuto 30 anni).

Parlando della sua passione, lo scrittore ha detto: “Come ha detto Duke Ellington una volta, ci sono solo due tipi di musica: quella buona, e quella dell’altro tipo. In questo senso, il jazz e la classica sono fondamentalmente la stessa cosa. La gioia che uno prova nel sentire della buona musica, trascende le definizioni di genere”.

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Molti dei libri di Murakami avevano tematiche e titoli che si riferivano alla musica e, dopo aver aperto il Peter Cat, un cafè e jazz bar, lo scrittore ha messo il suo amore per la musica nello stesso campo di quello per la scrittura, spiegando che entrambi i medium gli offrono la possibilità di effettuare viaggi mentali.

“Nonostante io sia un dilettante (o forse proprio per questo), quando ascolto la musica lo faccio senza preconcetti, semplicemente aprendomi ai meravigliosi passaggi che ci sono. Quando succede, sono felice, e quando alcune parti diventano meno belle, le ascolto con una sorta di rimorso. Al di là di questo, posso fermarmi a pensare cos’è che renda alcuni passaggi più o meno belli, ma gli altri elementi musicali non sono così importanti per me”.

Lo scrittore ha continuato: “In pratica, credo che la musica esista per rendere le persone felici. Per farlo, chi fa musica usa una vasta gamma di tecniche e metodi che, nella loro complessità, mi affascinano nella maniera più semplice possibile”.

Nel 2018, come parte di una retrospettiva sul suo lavoro, la Waseda University di Tokyo ha annunciato di voler ospitare gli archivi di Haruki Murakami. Come parte di ciò, sono entrati in possesso di molti oggetti personali dello scrittore come manoscritti e documenti vari, ed anche la sua collezione di vinili.

Se vi interessa conoscere i gusti personali dello scrittore, trovate di seguito la playlist di cui vi parlavamo in apertura.

 

(Fonte: Farout Magazine)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.