Mike Flanagan parla di The Haunting of Bly Manor

Dopo i riscontri positivi su Hill House era lecito aspettarsi una seconda stagione, che si concretizzerà in The Haunting of Bly Manor. Al riguardo è intervenuto il regista della serie, Mike Flanagan, il quale ha voluto parlare dell’ispirazione principale dello show, Il giro di vite (The Turn of the Screw) opera dello scrittore statunitense Henry James.

Sarà una cosa completamente diversa” ha affermato Flanagan, parlando della trama della nuova stagione. “Pur essendo principalmente basato su Il Giro di Vite di Henry James, al suo interno troveranno spazio anche altre storie dello stesso autore. Sì, abbiamo inserito alcune fantastiche storie di fantasmi, e siamo stati in grado di fonderle tutte in una trama completamente nuova”.

haunting bly manor

Sul nuovo formato Flanagan è intervenuto spiegando quali sarebbero stati i cambiamenti apportati allo show. D’ora in poi si tratterà di una serie dal formato antologico, che ogni stagione andrà a trasporre una diversa storia di fantasmi.

“Vedrete molti volti familiari di Hill House, ma sono tutti completamente ricontestualizzati. E così ora è una vera serie dal formato antologico. Inizialmente non avevo mai avuto intenzione di rivisitare la famiglia Crain. Pensavo che avessimo finito definitivamente con loro, ed ero davvero contento che non ci fosse alcuna pressione per fare altro”.

Infine, sui tempi di uscita, Flanagan ha voluto tranquillizzare i fan. Non mi aspetto venga ritardato. Non abbiamo perso tempo, che ci crediate o no. Avevamo già concluso prima che il COVID colpisse tutte le produzioni. Abbiamo trascorso un paio di settimane in cui abbiamo dovuto capire come continuare a lavorare in remoto. Ma il mio team di post-produzione, dove sono stato fino a poco fa, ha risolto molto velocemente la cosa e abbiamo fatto tutto il lavoro rimasto in una serie di sessioni virtuali”.

(fonte: CinemaBlend)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.