The Haunting avrà mai una nuova stagione? Parla il regista, Mike Flanagan

Nonostante i buoni riscontri di critica e pubblico, non sembra che The Haunting avrà mai una nuova stagione, cosa di cui ha parlato il regista, Mike Flanagan. Da parte del direttore dello show horror di Netflix sembra esserci tuttavia un certo ottimismo. L’impressione è che, dato il formato antologico della serie, essa possa tornare in qualsiasi momento per una nuova stagione. Sempre che, ovviamente, vi siano le condizioni per poterlo fare.

La vera necessità secondo Flanagan è quella di riuscire a trovare un buon romanzo da trasporre nel formato televisivo, cosa non del tutto facile. Ma, se ci fosse il soggetto adatto e l’occasione propizia, per il regista niente sembra precludere alla possibilità di vedere una nuova stagione di The Haunting.

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Le parole del regista: serve il giusto libro per una nuova stagione di The Haunting

“Se le stelle si allineano nella giusta maniera, in modo tale da farmi decidere di tornare nel mondo di The Haunting, lo spettacolo dovrebbe essere comunque improntato sulla via che avevamo già impostato in passato”, ha dichiatato il regista. “Dovrebbe esserci con il giusto romanzo da cui trarre ispirazione, dovrebbe esserci con la giusta storia incentrata sui fantasmi e dovrebbe adattarsi davvero bene allo spierio di Bly Manor e Hill House“.

Queste le parole del regista che, quindi non ha aperto del tutto alla possibilità di un futuro per The Haunting, ma nemmeno sbarrato la porta a qualche nuova interpretazione. Non resta che attendere per vedere cosa ci riserverà il futuro. Nel mentre lasciamo a voi lettori la parola! Cosa ne pensereste di una terza stagione di The Haunting su Netflix? Lasciateci un vostro commento e partecipate con noi a questa discussione!

(fonte: ScreenRant)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.