Chi saranno i registi di Hawkeye?

Nonostante il rinvio di ogni serie televisiva Marvel attesa per Disney Plus, qualcosa di muove anche per Hawkeye, con l’annuncio dei registi dei vari episodi dello show.

Per la maggior parte delle puntate dietro la macchina da presa siederanno Amber Finlayson e Katie Ellwood, registi di Troop Zero su Amazon Prime Video. A loro si aggiungerà Rhys Thomas, che ha diretto Staten Island Summer.

Inoltre è stato diffuso anche il nome di uno dei registi dello show per la piattaforma di streaming della Disney, Jonathan Igla, noto per aver scritto alcuni episodi di Mad Men.

Mentre vi scriviamo non si sa quasi nulla sulla trama dello show. Secondo alcune voci a prendere parte allo spettacolo dovrebbe essere non solo l’originale Occhio di Falco, Clint Barton, ma anche la sua contro dei Giovani Vendicatori, Kate Bishop.

In passato sul ruolo di Kate erano circolate alcune voci secondo le quali avrebbe dovuto essere Hailee Steinfeld a dare il volto alla nuova supereroina. Tali voci sono state (parzialmente) smentite dalla stessa attrice, che attualmente non sembra essere collegata al progetto. Nel mentre la presenza – o l’assenza – dell’erede di Hawkeye sembra essere ancora una possibilità concreta.

Kevin Feige ha più volte spiegato che tutti gli show che approderanno su Disney+ faranno parte dell’Marvel Cinematic Universe. Dunque, ciò che vedremo nei vari episodi, avrà ripercussioni su ciò che vedremo nelle sale cinematografiche.

A questo va aggiunto anche WandaVision, show che sappiamo andrà ad approfondire la figura di Scarlet Witch e, dunque, ad aprire la strada alla possibile comparsa dei giovani Wiccan e Speed (suoi “figli”), che insieme a Hulkling, Iron Lad, Patriot e, appunto Kate Bishop, faranno parte dei Giovani Vendicatori.

Per ora sappiamo solo chi saranno i registi di Hawkeye: che ne pensate? Lasciateci un commento e partecipate con noi alla discussione!

(fonte: THR.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.