Alcune tra le migliori curiosità su I Goonies, il film cult degli anni ’80

I Goonies (The Goonies), il cult generazionale diretto da Richard Donner, ancora oggi a moltissimi anni dall’uscita nelle sale vanta una numerosa schiera di seguaci, prevalentemente quelli che negli anni ’80 erano deo ragazzini rimasti affascinati dal film, ma anche molti altri cinefili delle generazioni a venire hanno amato e continuano ad amare quest’opera.
Abbiamo quindi pensato di racchiudere in un listone alcune tra le migliori curiosità su I Goonies.
Le conoscevate tutte?

Curiosità sui Goonies: le origini del nome

Partiamo più che altro da una precisazione, anziché da una curiosità vera e proprio. Sapete da dove nasce il nome Goonies? I bambini del film sono cresciuti in un quartiere di Astoria, nell’Oregon, chiamato esattamente “Goon Docks“, ed è per via del nome di questa zona che i ragazzi si fanno chiamare “Goonies“, che nello slang americano vuol dire anche “sfigato“.

La nave di Willy

Richard Donner voleva dai bambini una reazione più autentica possibile alla vista della nave di Willy, e così decise di tenerla loro nascosta fino al momento del ciak della scena, ottenendo proprio il risultato che si aspettava. Ma anche troppo, e infatti fu costretto a ripeterla.

La nave (Inferno, nella versione italiana) era un vero vascello di oltre 30 metri, ispirata a quella del film del 1940 Lo sparviero del mare, e venne costruita in appena due mesi utilizzando dei pezzi dell’attrazione di Disneyland “I Pirati dei Caraibi” (vi dice niente?). Dopo il film, lnferno fu messa all’asta ma non ricevette offerte e così fu distrutta. Incredibile, ma vero.

Collezionisti con un certo gusto…

Se la nave non trovò acquirenti e collezionisti interessati, sappiamo invece che il regista Richard Donner tiene in casa un modellino di Inferno, insieme ad un altro inquietante “oggetto”: la testa di Willy, che era infatti un vero teschio umano. Ognuno ha i suoi gusti in fatto di collezionismo…

Una mappa poco fortunata

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Chi invece scelse di custodire gelosamente un oggetto del film fu Sean Astin, l’attore che interpretava Mikey. Egli infatti tenne con sé la mappa, ma anni dopo la madre, convinta che si trattasse soltanto di un pezzo carta straccia, la gettò nella spazzatura: non vogliamo immaginare la reazione del povero Sean.

Sempre questa mappa, tra l’altro, era stata vittima di ulteriori “danni” durante le riprese, perché J. Michael Riva, il production designer de I Goonies, cercando di darle un aspetto più antico, la macchiò con del caffè e, non trovando della vernice rossa, con delle gocce del suo sangue. Un cast artistico e tecnico piuttosto particolare, insomma…

Sloth, John Matuszak

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Per creare il celebre Sloth ci vollero fino a cinque ore di trucco, e il suo occhio era gestito tramite un telecomando. Il viso inoltre non poteva bagnarsi, poiché l’acqua ne avrebbe causato un malfunzionamento e purtroppo questo avvenne più volte durante le riprese.

A calarsi nei panni di Sloth, come è noto, fu John Matuszak, ma forse non sapete che l’attore era anche un giocatore di foootball professionista, membro della squadra degli Okland Raiders per ben cinque anni, e infatti Matuszak indossa la maglietta del suo team in una scena del film.
A proposito di maglie, poi, Donner decise di omaggiare se stesso facendo indossare a Sloth la maglia di Superman, uno dei suoi precedenti film da regista.
Purtroppo John Matuszak morì quattro anni dopo l’uscita de I Goonies, appena 38enne, a causa di un infarto.

Curiosità: dai Goonies ai Gremlins

I Goonies contiene riferimenti ad un altro cult generazionale degli anni ’80: Gremlins. Del resto il soggetto è di Steven Spielberg (che è anche il produttore esecutivo) e la sceneggiatura di Chris Columbus.
Quando Chunk parla al telefono con la polizia, l’ufficiale dice: “Proprio come lo scherzo di quelle piccole creature che si moltiplicano quando gli si getta sopra dell’acqua?”.

Ciao mamma!

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Nella scena in cui i bambini fuggono e si riuniscono con i genitori sulla spiaggia c’erano davvero e madri e padri di alcuni dei giovani attori, che hanno quindi recitato come comparse. In altre scene de I Goonies invece hanno dovuto recitare membri del cast tecnico: ad esempio un cameraman ha interpretato il padre di Mouth, un altro il ruolo del morto nel congelatore, ma c’è anche chi ha si è calato nei panni di uno degli agenti sulla moto, nel finale. Volete sapere chi? Richard Donner (che peraltro non era nuovo a camei nei suoi film).
Tutto in famiglia, insomma.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.