Problemi di vicinato per la riprese di Indiana Jones 5: scoppiano le proteste contro la produzione

Difficile pensare che la produzione del nuovo Indiana Jones avesse messo in conto di far fronte a delle proteste di vicinato durante le riprese. Tutto è nato durante la nuova sessione che sta avendo luogo a Londra in questo periodo. Per questo scopo la troupe di James Mangold avrebbe affittato una casa in Hackney Street, nell’East London. Per farlo avrebbe offerto al proprietario una somma considerevole, quella di 50.000 Sterline. Felice dell’affare concluso, l’uomo avrebbe preso e sarebbe andato in vacanza.

Tutto bene? Per niente. I lavori di una crew cinematografica sono estremamente rumorosi e possono protrarsi per diverse ore, anche per l’intera giornata. Il risultato è stato che il vicinato è ora insorto e sta facendo fioccare le proteste contro le riprese del nuovo Indiana Jones. Dopo aver affrontato nazisti, thug e sovietici Indy potrebbe trovarsi nei guai per colpa del buon vecchio vicinato inglese.

Ma non sarà il solo: da quanto emerso anche il proprietario della casa data in locazione sembra essere molto poco popolare. Dalle testimonianze raccolte da The Sun, il vicinato avrebbe come nemesi il residente di Hackey Street ora in vacanza, lontano da questo trambusto. Non sarà un bel ritorno a casa il suo.

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Al di là delle proteste e delle riprese: cosa sappiamo del nuovo Indiana Jones?

Ambientazione a parte sono scarsi i dettagli relativi alla quinta pellicola di Indy. Per ora, ciò che sappiamo, è che dovrebbe essere l’ultimo film di Indiana Jones, almeno stando a quanto suggerito da Kathleen Kennedy, presidente di LucasFilm. A questo si aggiunge anche l’età matura dell’interprete principale, che forse appenderà frusta e cappello al chiodo in maniera definitiva. O, da non escludere, Disney potrebbe scegliere un passaggio della torcia e trovare un nuovo Indiana Jones.

La sceneggiatura è invece avvolta nel mistero. Anche se in passato Mads Mikkelsen si era detto molto soddisfatto di ciò che avremmo visto nel film. “Sono davvero, davvero entusiasta” ha detto Mikkelsen nel corso di un’intervista. “Da poco ho rivisto I predatori dell’arca perduta. L’ho trovato così ben fatto, così affascinante. Una narrazione fantastica. Quindi sì, è un grande onore per me far parte di questo franchise con cui sono cresciuto. Sono in una posizione fortunata. Mi hanno lasciato leggere la sceneggiatura prima delle ripresi. E sì, è tutto quello che volevo che fosse. Quindi è stato semplicemente fantastico”.

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.