Per Kevin Smith le critiche dei fan a Masters of the Universe Revelation erano prevedibili

Masters of the Universe Revelation ha portato con sé critiche forse inattese dai più, ma non da Kevin Smith: il regista le aveva messe in conto. Una possibilità che, comunque, non lo ha certo fermato dal portare avanti la sua idea e la sua interpretazione del classico ispirato alla linea di giocattoli anni Ottanta della Mattel. Ma andiamo con ordine.

Parlando della realizzazione dello show Smith ha sottolineato come, da fan dei giocattoli e del cartone animato originale, il suo intento fosse quello di andare a riprendere quanto visto quarant’anni fa, ma anche di farlo evolvere. Il suo paragone principale è stato quello con i film del Marvel Cinematic Universe.

“Sapevo come Marvelizzare questa roba” ha spiegato Smith. “Mi hanno servito la mia infanzia con ricette fresche e posso mangiare di nuovo gli stessi pasti che mi hanno reso felice da bambino. Ma è un trucco. Ho studiato Kevin Feige come un matto per dieci anni. I Marvel studio ti servono qualcosa che sembra simile alla tua infanzia. Ma quando torni indietro e lo confronti con la tua infanzia, è molto meglio. Ed è quello che abbiamo fatto qui”.

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Le accuse di “woke” contro Revelation e Kevin Smith: la replica di un vecchio fan dei Masters

L’accusa principale, come noto, è l’eccessivo (per alcuni) spazio riservato a Teela a scapito di He-Man. “So che ci sono alcune persone che dicono, ‘Ehi, amico, questo show è diventato woke!'”, ha spiegato il regista. “E io mi sono posto nella condizione di dire ‘va bene, fantastico, quindi lo era anche il cartone originale di cui stiamo realizzando il sequel’. Andate a guardarlo di nuovo. Ci sono ragazze in ogni episodio. Affrontate la realtà”.

“È un modo interessante per vedere chi è veramente un fan dello show”, ha poi continuato Smith. “Perché chiunque dica, ‘Non c’è abbastanza He-Man’ o altre cose del genere, non ha capito nulla dello spettacolo su cui ci siamo basati. Nell’originale c’erano episodi in cui Adam perdeva la spada e non diventava He-Man. Non era sempre He-Man a salvare la situazione. Erano i suoi amici ad aiutarlo. Questo era il dannato fulcro dello spettacolo”.

Nella sua chiosa finale non si può dire che “Zittino Bob” sia rimasto in silenzio. Edulcorando le sue dichiarazioni, Smith ha detto “Pensate davvero che la Mattel Television, che mi ha assunto e mi ha pagato dei soldi, volesse fare un maledetto show di ‘Masters of the Universe’ senza He-Man? È ora di crescere, gente!”

(fonte: Variety)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.