Hideo Kojima in una recente intervista ha paragonato il “vostro amichevole Spider-Man di quartiere” ai supereroi giapponesi

Tra tutti i supereroi creati da Marvel e DC, sembrerebbe essercene uno particolarmente amato dal pubblico giapponese, Spider-Man e Hideo Kojima ci spiega il motivo dietro una simile preferenza.

Come ben sapranno i suoi fan, Kojima, oltre che un grande autore di videogiochi, è anche un accanito cinefilo. Basti pensare che sul proprio profilo twitter si descrive come “composto al 70% da film” e proprio di film e cinecomic si è ritrovato a parlare, recentemente, con la celebre rivista nipponica Famitsu.

Dopo aver definito il primo film degli X-Men (diretto da Bryan Singer nel 2000) una pellicola indirizzata più al pubblico adulto che non a quello giovane, ha continuato il suo intervento analizzando il primo Spider-Man di Sam Raimi, dichiarando che “la fascia d’età scendeva drasticamente ed è un film fantasy molto più giovane. Non lo dico in tono beffardo, anzi, mi sono molto piaciuti i film di Raimi, soprattutto il secondo.”

kojima spider-man

Passare da questa affermazione al chiedergli quale fosse il suo supereroe preferito, era un passaggio quasi scontato e difatti i colleghi di Famitsu hanno posto questo interrogativo a Kojima, che ha risposto “Spider-Man” motivando la propria scelta definendolo un “supereroe con problemi, simile agli eroi giapponesi” e riferendosi a personaggi come Tiger Mask (L’Uomo Tigre) e Kamen Rider (Masked Rider).”

Proprio di quest’ultimo dichiara di aver notato una certa affinità con la storia dell’arrampicamuri di casa Marvel: “Non avete pensato a come la storia di Spider-Man, un normalissimo ragazzo che, a causa di un incidente, si ritrova ad indossare una maschera e ad essere un supereroe, sia simile a quella di Kamen Rider?”

Ed, in effetti, la somiglianza c’è, considerando che la storia del supereroe nipponico lo vede venir catturato e reso prigioniero da un gruppo di terroristi, che lo sottopongono a esperimenti biologici e lo rendono una sorta di mutante, parte uomo e parte cavalletta.

Insomma i supereroi multimiliardari o che rasentano la perfezione, non sembrano esser di particolare interesse per il celebre game designer giapponese, che continua il proprio intervento mettendo sul proprio “podio dei preferiti” anche Flash di casa DC, del quale dichiara di aver gradito molto la serie televisiva che presto raggiungerà la sesta stagione.

Per quanto riguarda il pubblico giapponese, invece, Kojima sostiene anche che l’affetto provato da alcune generazioni del popolo del sol levante nei confronti di Spidey, dipende anche da un fattore prettamente estetico: il fisico e lo stile dei costumi indossati dal tessiragnatele richiamano molto quelli di Super Sentai (Power Rangers), un franchise particolarmente apprezzato nel paese d’origine.

Prima di chiudere vi ricordiamo che, al momento, tutti gli sforzi lavorativi di Hideo Kojima sono concentrati sullo sviluppo del suo Death Stranding, mentre, per quanto concerne Spidey, non restano che una manciata di giorni prima di poter tornare a vederlo sul grande schermo, nell’attesissimo Spider-Man: Far From Home.

Fonte: Kotaku

Federico Barcella
Romano di nascita, nerd per passione, amante di Final Fantasy, di Batman e dei Cavalieri dello Zodiaco. Parla poco ma ascolta e osserva molto, sente un’affinità smodata con i lupi e spera di rincarnarsi in uno di loro. Cede spesso alle tentazioni della rabbia con picchi che creano terremoti in Cina per l’Effetto Farfalla e odia la piega che sta prendendo l’Universo-Videoludico negli ultimi anni.