Una doppia analisi dei trailer del film

Il 10 agosto sarà una data importante per tutti gli amanti di Stephen King, perché potranno tornare al cinema per vedere l’adattamento di un altro suo grande romanzo.
Stiamo parlando di The Dark Tower (La Torre Nera), distribuita in Italia dalla Warner Bros.

L’avvicinarsi di una data del genere, per tutti i fan del maestro dell’orrore e in generale per gli amanti del fantasy, dell’horror e delle ambientazioni post-catastrofiche, è sempre foriera di emozioni contrastanti: da un lato la curiosità di scoprire come verranno rese le ambientazioni, i personaggi e le storie che ognuno ha divorato leggendo i 7 volumi che compongono la saga della Torre Nera, dall’altra la sottile paura di essere delusi, di uscire dalla sala cinematografica con l’amaro in bocca e la sensazione di aver assistito ad un’altra occasione persa (sono innumerevoli, infatti, gli adattamenti cinematografici e televisivi di romanzi di Stephen King che hanno tradito l’opera originale o comunque deluso buona parte dei fan).

Noi di Stay Nerd non siamo certo immuni a tutto questo, anzi, ed oggi vogliamo condividere con voi – per spezzare la bruciante curiosità – un’analisi di tutto quanto ci è stato rivelato dai due trailer del film.

Mettetevi comodi, quindi, si comincia.

Trailer 1:


Trailer 2:

Personaggi principali

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Roland Deschain

Il primo personaggio che vediamo nel trailer è ovviamente Roland Deschain, il pistolero. Ultimo discendente di una nobile casata e al contempo ultimo baluardo di un mondo scomparso, Roland viene da una realtà che potremmo definire come “western medievale” ed è stato educato – fin dalla tenera età – a vivere in simbiosi con la sua pistola, che maneggia con precisione chirurgica ed estrema velocità. Idris Elba pare riesca ad incarnare tutto lo spirito che King ha infuso nel pistolero, anche nei pochi minuti di trailer: la determinazione che mette nella sua missione (sconfiggere l’uomo in nero), la disperata solitudine nel suo sguardo e le mirabolanti acrobazie con la pistola (riguardatevi i tre modi diversi con cui carica la sua arma e ammirate il pistolero in azione!) dovrebbero garantirci una performance convincente.

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L’uomo in nero

Così come non potrebbe esistere il giorno senza la notte e il bianco senza il nero, King crea la nemesi perfetta per Roland: l’Uomo in nero. Un personaggio che percorre tutte le strade di questo mondo e di tutti gli altri, entrando in moltissimi libri del maestro (L’ombra dello Scorpione come Randall Flagg e Gli occhi del drago, tanto per citarne un paio) e incarnando la più pura essenza del male. Ad interpretarlo nel film è stato chiamato Matthew McConaughey, a suo agio – a quanto vediamo – nei panni del personaggio. Durante le sue apparizioni nel trailer, esercita alcuni dei suoi poteri, vaga nella nostra realtà e in quelle vicine e cerca in ogni modo di ostacolare il percorso che porta Roland verso la Torre.
L’uomo in nero è uno dei personaggi più importanti e influenti del mondo creato dalla fervida immaginazione di King: complesso, crudele come pochi, sinuoso e affascinante come il serpente del peccato originale. Speriamo davvero che Matthew McConaughey riesca a renderlo al meglio.

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Jake Chambers

Il giovane Tom Taylor interpreta Jake Chambers nel film, un ragazzo della nostra dimensione che si trova catapultato nel mondo del pistolero e dell’Uomo in nero dopo aver avuto terribili visioni di quella realtà in decadenza. Un personaggio, almeno nei libri, fondamentale per il percorso della storia in generale e della vita del pistolero in particolare. Nei trailer sono proprio le scene in cui è presente Jake a fornirci la maggior parte degli spunti e delle anticipazioni sul film: vediamo, sui disegni delle sue visioni, alcuni dettagli del mondo di Roland, assistiamo al dispiegarsi di un portale interdimensionale e sentiamo il pistolero raccontare la sua storia o pronunciare il suo mantra (“Io non miro con la mano; colui che mira con la mano ha dimenticato il volto di suo padre. Io miro con l’occhio. Io non sparo con la mano; colui che spara con la mano ha dimenticato il volto di suo padre. Io sparo con la mente. Io non uccido con la pistola; colui che uccide con la pistola ha dimenticato il volto di suo padre. Io uccido con il cuore.”)

Ambienti e ambientazioni

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La nostra realtà

I mondi in cui i protagonisti dei libri si muovono, sono principalmente tre. Il nostro è uno di questi. Stephen King ci tiene a ribadire con chiarezza che, quando lo descrive, non parla di un mondo di finzione ma proprio di quello in cui viviamo. Tutto, nell’universo kinghiano, ruota intorno alla Torre Nera, e la missione del pistolero influirà sul destino di tutti. Nel caso del trailer, il nostro mondo è rappresentato da New York, città in cui vive Jake.

Il mondo di Roland

Un mondo che è andato avanti, così viene descritta la realtà in cui Jake incontra il pistolero. Gli scorci di questa dimensione offertici dal trailer raccontano esattamente questo: pianure desolate, grattacieli divorati dalla natura, mutanti e luna park abbandonati. Chi non vorrebbe finire in un mondo così, eh?

La Torre Nera

Il fulcro di tutto, l’edificio su cui si basa la struttura dell’universo. Peccato che stia crollando. Nel trailer vediamo, grazie a due semplici scene, entrambe le cose: le connessioni tra la Torre e il resto del mondo e una tremenda, apocalittica visione del suo crollo. Un incubo che speriamo Roland riesca a scongiurare.

Easter eggs

La saga della Torre Nera racchiude tutto quello che è stato raccontato da King in decenni di carriera. Le connessioni con quanto ci ha raccontato non mancano anche nel trailer. Di seguito quelle che ci hanno colpito di più, sicuri che ne troveremo a bizzeffe a ogni nuova visione dei trailer.

L’Overlook Hotel

In uno dei primi fotogrammi in cui si vede Jake, durante una seduta di psicanalisi in cui racconta le sue visioni di un altro mondo, un’inquadratura si sofferma su una foto incorniciata. Aguzzate la vista per bene e vedrete l’Overlook Hotel, ambientazione e protagonista di Shining. Il riferimento non è casuale, perché anche ne La Torre Nera esistono persone che hanno poteri simili a quelli di Danny Torrance.

Pennywise il clown

In un momento in cui i trailer di IT impazzano in rete, il regista Nikolaj Arcel poteva mai perdere l’occasione di strizzare l’occhio ai fan più attenti? Certo che no, ed ecco perché – sempre Jake – nel suo girovagare per il mondo che è andato avanti, trova l’insegna di un luna park abbandonato. Avete fatto caso alla scritta arrugginita?

Misery

Un fotogramma ci mostra, brevemente, il libro Il figlio di Misery, che nell’opera letteraria – e nel film – Misery non deve morire, crea il punto di rottura tra lo scrittore Paul Sheldon e la sua grande fan, Annie Wilkes. Che l’Uomo in nero abbia messo lo zampino anche in quella storia?

Felice Garofalo
Fin da quando riesce a ricordare è stato appassionato di fumetti, di cui divora numeri su numeri con buona pace dello spazio in libreria, sempre più esiguo. Ogni tanto posa l’ultimo volume in lettura per praticare rigorose maratone di Serie TV, andare al cinema, videogiocare, battere avversari ai più disparati giochi da tavolo, bere e mangiare schifezze chiacchierando del mondo. Gli piace portare in giro la sua opinione non richiesta su qualsiasi cosa abbia visto o letto. Sfoggia con orgoglio le sue magliette a tema.