Review Bombing contro The Last of Us su Metacritic

Nonostante sia stato accolto bene dalla critica non si può dire che la prima settimana di The Last of Us Part 2 sia stata facile, a causa del review bombing di cui è stato oggetto.

Per chi non sapesse di cosa parliamo si tratta di una pratica, in effetti piuttosto odiosa, che riguarda le recensioni. Molti giocatori, pur non avendo giocato il titolo, lo valutano negativamente. Lo scopo dichiarato è quello di affossarlo, cosa successa anche con Animal Crossing e con Death Stranding.

La cosa si sarebbe tradotta in una forbice piuttosto ampia tra il voto dei portali specializzati e quello degli utenti, come potete vedere qui di seguito. 95/100 il primo, 3.2 su 10 il secondo. Un abisso.

last us review bombing

Nel caso di The Last of Us Part 2 la cosa potrebbe avere tuttavia motivazioni che vanno ben al di là del semplice gioco. Come noto molte persone all’interno di Naughty Dog hanno riferito di problemi di sviluppo per il titolo. Alcuni addetti ai lavori si sarebbero trovati a disagio a lavorare sul gioco per motivi legati alla trama. Anche l’omosessualità della protagonista, tratto noto da molto tempo, è stata oggetto di discussione. 

Per esempio aveva fatto discutere il cartello di un rivenditore australiano con cui si pubblicizava il gioco con una copertina “spoof” che recitava “a very angry lesbian”. Ma questo era solo un caso palese a fronte di parecchi meno noti che hanno tempestato la rete nei giorni scorsi.

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Senza contare che, dopo i numerosi leak usciti nelle settimane prima del lancio, Neil Druckmann di Naughty Dog aveva anche ricevuto una serie di minacce di morte. Insomma, pare proprio che non ci sia pace per The Last of Us. Come sempre, lasciamo a voi la parola: cosa ne pensate del gioco e dei voti degli utenti? Lasciateci un commento.

(fonti: ScreenRant.com e Glitched.online)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.