Sony rimborsa i preordini digitali di The Last of Us Part II

Iniziano a farsi sentire le prime conseguenze del ritardo di The Last of Us Part II a causa della pandemia di Coronavirus.

Accedendo al PlayStation Store è possibile vedere come la scheda del prodotto sia stata rimossa. Inoltre i giocatori possono leggere un messaggio in cui viene specificato che il gioco verrà rimborsato a quanti hanno già comprato la versione digitale.

“The Last of Us Part II e Iron Man VR sono stati rimandati. Tutti i consumatori digitali in pre-ordine riceveranno automaticamente un rimborso. Per ulteriori dettagli, controllate la vostra e-mail”.

La data d’uscita di The Last of Us 2 era già stata posticipata più volte, l’ultima delle quali aveva fissato l’uscita per il 29 Maggio 2020. Per il momento Sony non ha voluto sbilanciarsi su un nuovo possibile giorno per la release, che dunque è da considerarsi rinviato a data da destinarsi.

the last of us 2 rinviato

Naughty Dog in passato era scesa un po’ più nel dettaglio per quanto riguarda la situazione relativa al suo titolo: “La buona notizia è che abbiamo quasi finito lo sviluppo di The Last of Us Part 2. Stiamo risolvendo gli ultimi bug. In ogni caso, anche se finissimo il gioco in tempo, dobbiamo affrontare la realtà che per problemi di logistica al di fuori del nostro controllo. Non possiamo far uscire il gioco in una maniera che ci soddisfi. Vogliamo essere sicuri che tutti giochino a The Last of Us Part 2 nello stesso momento, e faremo tutto ciò che possiamo per offrire a tutti la migliore esperienza possibile”.

Non possiamo quindi fare altro che attendere. Nel frattempo lasciamo a voi lettori la parola: siete tra quanti avevano ordinato la copia digitale di The Last of Us part II? Avete ottenuto un rimborso? Ditecelo lasciandoci un commento!

(fonte: Gamespot.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.