Addio a Ludovica Modugno: attrice, narratrice e doppiatrice. Aveva 72 anni

Il mondo dello spettacolo in Italia ha appena perso uno dei suoi volti e voci più amati, quello di Ludovica Modugno, scomparsa nella giornata di ieri dopo una lunga malattia.

Modugno aveva avuto una carriera poliedrica. Dopo un inizio precocissimo all’età di quattro anni (nel corso del romanzo sceneggiato Il Dottor Antonio) e un’altrattento precoce inizio come doppiatrice (diede la voce al protagonista di Marcellino pane e vino), iniziò a recitare a teatro. La sua prima interpretazione, nell’Alcesti di Euripide, avvenne lo stesso anno.

In seguito si darà alla televisione, prendendo parte a numerosi sceneggiati di successo trasmessi dalla RAI nel corso degli anni Settanta, affermando nel mentre anche il suo nome nel cinema italiano. Non abbandonerà mai tuttavia il teatro, suo grande amore, per il quale fonderà la compagnia L’Albero, gestita insieme al compagno e poi marito Luigi Angelillo.

ludovica modugno

Una vita per il teatro e un’altra per il doppiaggio: un ricordo di Ludovica Modugno

Il nome di Ludovida Modugno è noto anche per la sua vasta produzione come doppiatrice. Specie nell’ambito delle serie televisive Disney, Modugno ha potuto dare la voce a personaggi divenuti icone della TV della casa del Topo.

Negli show televisivi ha potuto dare la sua voce a Yrma (A scuola con l’Imperatore), Crudelia De Vil (la serie televisiva de La Carica dei 101) e, come sua ultima fatica, Amelia, l’acerrima nemica di Paperon De Paperoni nell’apprezzatissimo reboot di Ducktales. In queste occasioni non fece mai mancare la propria interpretazione ai personaggi, contribuendo a dare una nuova impronta a questi ruoli così iconici.

A Giugno la sua vita ha subito una svolta tragica. Colpita da un malore ha dovuto convinvere con una malattia che, nella seratga di ieri, l’ha portata al decesso. Avrebbe compiuto 73 anni il prossimo Gennaio.

(fonte: Repubblica)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.