Leiji Matsumoto dona un disegno di Capitan Harlock a Torino e all’Italia: un aiuto economico per l’emergenza coronavirus

Prima che scoppiasse l’emergenza coronavirus, il maestro giapponese Leiji Matsumoto, autore di Capitan Harlock, era stato colto da un malore mentre si trovava nel nostro Paese, a Torino, ed è stato ricoverato in un ospedale cittadino: a distanza di mesi, l’autore non ha dimenticato il paese che gli ha dato le cure di cui aveva bisogno, ed ha voluto aiutare l’Italia, duramente colpita dalla pandemia, con un disegno.

Si tratta di uno “shikishi”, un disegno su cartoncino bianco con contorni d’oro, che raffigura proprio Capitan Harlock, il protagonista della sua opera più famosa, che ci ricorda che “andrà tutto bene”.

matsumoto disegno

Il disegno è stato affidato all’Associazione Culturale Leiji Matsumoto, creata in suo onore e di cui è presidente, che lo ha messo all’asta su eBay, dove resterà fino a domenica prossima. Il ricavato offerto dall’acquirente sarà devoluto all’acquisto di mascherine e dispositivi di protezione per il personale medico dell’ospedale in cui lo stesso Matsumoto era stato ricoverato.

 

 

Scrive Matsumoto:

“Ho saputo dagli organi di informazione giapponese della situazione tragica italiana legata alla pandemia da Coronavirus, della sofferenza del vostro popolo e del paese che amo tanto. In particolare ho appreso delle difficoltà degli ospedali nel curare i malati, ma allo stesso tempo della forza e del coraggio dei medici e degli infermieri italiani. Ho pensato al personale dell’ospedale Molinette di Torino che si é preso cura della mia salute; i loro volti e la loro energia, insieme alle cure, mi hanno consentito di tornare a stare bene. A tutti quelli che come loro mettono a rischio la propria vita per quella degli altri va il mio pensiero, ed il mio auspicio che #andràtuttobene. Coraggio Italia!”.

Insomma, un bel gesto di un grandissimo autore.

 

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.