Quali sono le migliori storie di Tex?

Quali sono le migliori storie di Tex, il fumetto Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini? Tex ha tagliato ormai il traguardo delle sette decadi, una meta che solo pochi altri fumetti nella storia possono vantarsi di aver raggiunto, come Superman e Batman. Tanto per dire, vi basti sapere che il ranger di Bonelli e Galleppini ha la stessa età della Costituzione Italiana. Beh, si dice spesso che Tex è un monumento nazionale, no? Ebbene, eccone finalmente la prova!

Per celebrare un simile compleanno, abbiamo realizzato una piccola selezione di quelle che riteniamo le essere le storie migliori di Tex, cercando di percorrere l’intera epopea nella sua interezza.

Attenzione! A causa della mole di pubblicazioni uscite in questi anni, ovvero qualcosa come ottantamila (!) tavole, ci siamo concentrati sulla longeva e fortunata serie regolare che esce puntualmente in edicola, attraverso vari formati, dal 1948. Sono dunque esclusi speciali, maxi, color e romanzi a fumetti.

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Migliori storie Tex – #1: “Il patto di sangue”

Migliori storie Tex 2

Il patto di sangue: Classico dei classici in cui vengono, per la prima volta, gettate le basi di quello che poi diventerà “l’universo ufficiale” di Tex. Uscito nel formato originale a strisce nel 1950 e poi riproposto sul numero 7 della nuova “collana gigante”, qui vediamo il nostro entrare nel corpo dei rangers e sposare, inizialmente suo malgrado, quella che diventerà la compagnia della vita e la madre di suo figlio: Lilith. Un fondamentale episodio, tra le migliori storie di Tex, realizzato ovviamente da Bonelli e Galep che pone le basi di quello che diventerà un autentico mito del fumetto italiano e non solo.

#2: “Sangue Navajo”

Migliori storie Tex 3

Uno degli episodi più celebri, che lanciò Tex Willer definitivamente nell’olimpo della cultura popolare è Sangue navajo. Comparsa per la prima volta nel formato a striscia nel 1961, questa storia, tra le migliori di Tex, vede il nostro protagonista, primo tra tutti nella narrativa western dell’epoca, prendere le parti di un gruppo di Navajos ingiustamente massacrati. Con grande anticipo su capolavori del western crepuscolare che rivalutata la figura degli indigeni, come Corvo rosso non avrai il mio scalpo, Bonelli trasforma la sua creatura nel difensore dei deboli e degli oppressi, indipendentemente dal colore della pelle.

#3: “El Morisco”

Migliori storie Tex 3

Questa volta, abbiamo a che fare con un celebre comprimario della saga texiana, reso memorabile proprio in questa storia pubblicata nel marzo 1969 sul numero 101 e poi proseguita fino al 103 nel formato gigante (ormai la striscia è solo un ricordo). Realizzato da Bonelli e Guglielmo Letteri, l’albo inizia come una normale storia di contrabbando per poi sfociare nell’orrore con mummie e Aztechi, uno stratagemma narrativo che poi diventerà una ben nota consuetudine tra le migliori storie. Inoltre, da questo numero è stato preso lo spunto per l’unico film su Tex finora realizzato: Tex e il Signore degli abissi, del 1985.

#4: “Il giuramento”

Migliori storie Tex 4

Il numero immediatamente successivo alla saga di El Morisco e molto atteso dai lettori è questo, che spiega finalmente dopo tanti anni qual è stata la sorte di Lilith. Pubblicato per la prima volta nel 1969 sempre nel formato gigante diventato di prassi, questa lunga vicenda prende il via dall’albo 104 fino al 106 e ci narra la vendetta di Tex, in una delle migliori storie di sempre, che farà tutto quello che è in suo potere per mantenere il giuramento fatto all’unica donna che abbia mai amato.

Migliori storie Tex – #5: “Tra due bandiere”

Migliori storie Tex

Un’altra tra le migliori storie di Tex che esplora i suoi misteriosi trascorsi, uscita nel 1970 sul numero 113 e durata fino al 115 è Tra due bandiere. Qui vediamo un episodio basilare delle peripezie di Aquila della Notte che hanno contribuito a forgiarne il carattere di castigatore di criminali e riparatore di torti. Ambientato durante la Guerra di Secessione americana, il ranger prendere parte al conflitto sotto la bandiera nordista nonostante fosse del sud, decidendo di combattere per la pace. Una riflessione sull’insensatezza e la crudeltà delle guerre, scritta da un Bonelli quanto mai ispirato.

#6: “Il figlio di Mefisto” 

Migliori storie Tex

Nonostante sia, ai tempi, già noto ai lettori, Mefisto da il suo meglio in questo incredibile racconto dov’è possibile trovare il non plus ultra dell’orrore secondo Tex, una delle sue storie migliori senza ombra di dubbio. Inoltre, qui viene introdotto Yama, un nemico destinato a tornare più volte e a dare del filo da torcere ai pards in diverse occasioni, tanto da ricomparire anche in una storia recente realizzata da Boselli e Civitelli: Il segno di Yama (di cui noi abbiamo parlato ai tempi nella nostra Rassegna Bonelli).

#7: “El Muerto” 

Bonelli inizia piano piano ad allontanarsi dalla sua creatura e lascia più spazio al figlio Sergio che, con lo pseudonimo di Guido Nolitta, scrive questa storia (tra le migliori) uscita nel 1976 dove, per la prima volta, viene messa in discussione l’infallibilità di Tex. Seguendo il suo talento di sceneggiatore, Nolitta esplora aspetti inediti del ranger mettendogli davanti un avversario pericoloso e degnamente caratterizzato. La fama di questo racconto è stata tale che, in un sondaggio indetto dalla casa editrice, è stata acclamata come la storia preferita dai lettori ed stata trasposta in tv per il programma RAI Supergulp.

#8: “La leggenda della vecchia missione”

Non era possibile realizzare questa selezione sulle migliori storie di Tex senza menzionare Claudio Nizzi, forse lo sceneggiatore che più di tutti ha contribuito a creare il mito del ranger dopo Gianluigi Bonelli. Iniziata sul numero 333 e terminata nel 335 del 1988, questa vicenda vede al centro il pericoloso capo di una banda di desperados e una missione stregata. È diventata memorabile per la grande bravura dimostrata da Nizzi nel tratteggiare una trama appassionante e nello sfruttare pienamente, attraverso una particolare vena ironica e grottesca, Kit Carson e le matite di un Giovanni Ticci mai così sul pezzo.

#9: “Il passato di Carson”

Altro cambio alla scrittura: stavolta troviamo Mauro Boselli, l’attuale curatore, che nei suoi primi approcci col personaggio firma una delle storie migliori dell’era moderna di Tex. Uscita a puntate sui numero 407,408 e 409 nel 1994, l’autore ci racconta i trascorsi di Kit Carson prima che unisse il suo destino a quello di Aquila della Notte, firmando una minisaga leggendaria.

Migliori storie Tex – #10: “Sulla pista di Fort Apache

Migliori storie Tex 10

Pubblicata sul finire del 1998 in tre parti, questa vicenda scritta da Boselli e disegnata dal compianto Josè Ortiz è una delle migliori storie di Tex oltre che una più “fordiane” mai realizzate che può contare di un ricco cast di personaggi memorabili. Passata ingiustamente alla storia per la presunta incitazione (e mai provata) all’uso di Alcolici e Tabacco da parte del Codacons, questo trittico è forse uno dei migliori del Tex Willer moderno, capace di rivaleggiare anche coi classici di Bonelli e Galep.

Bonus: Il magnifico fuorilegge 

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Chiudiamo adesso questa selezione delle migliori storie di Tex con quella che è, probabilmente, una pietra miliare nella Sergio Bonelli Editore degli ultimi tempi. Il magnifico fuorilegge è infatti uno speciale estivo uscito nel 2017 con al centro le avventure del giovane Aquila della Notte, simpaticamente battezzato “Tex Ultimate” dai fan e che poi, recentemente, ha avuto addirittura una serie tutta sua.

Scritto da un Mauro Boselli davvero ispirato, che ha dato vita ad un classico istantaneo, questo racconto può contare sull’esordio di uno straordinario artista come Stefano Andreucci che grazie ad un simile lavoro ha visto decollare la sua carriera.

E voi? Quali pensiate che siano le migliori storie di Tex? Fatecelo sapere nei commenti!

Elia Munaò
Elia Munaò, nato (ahilui) in un paesino sconosciuto della periferia fiorentina, scrive per indole e maledizione dall'età di dodici anni, ossia dal giorno in cui ha scoperto che le penne non servono solo per grattarsi il naso. Lettore consumato di Topolino dalla prima giovinezza, cresciuto a pane e Pikappa, si autoproclama letterato di professione in mancanza di qualcosa di redditizio. Coltiva il sogno di sfondare nel mondo della parola stampata, ma per ora si limita a quella della carta igienica. Assiduo frequentatore di beceri luoghi come librerie e fumetterie, prega ogni giorno le divinità olimpiche di arrivare a fine giornata senza combinare disastri. Dottore in Lettere Moderne senza poter effettuare delle vere visite a domicilio, ondeggia tra uno stato esistenziale e l'altro manco fosse il gatto di Schrödinger. NIENTE PANICO!