Una nuova console nel futuro di Nintendo: ma quando la vedremo?

Nintendo Switch sta convincendo sempre di più l’utenza, ma questo non vuol dire che la Grande N non guardi al futuro: forse a una nuova console. Questo è quanto è emerso nel corso dell’ultimo Corporate Management Policy Briefing della compagnia, guidato dal presidente Shuntaro Furukawa.

In questa occasione la casa di Kyoto ha condiviso un aggiornamento abbastanza vago sui futuri piani hardware, che tuttavia ribadisce quanto detto anche in passato. Il progetto di Nintendo riguarda una nuova console. Ma per quanto riguarda i tempi le cose sono molto più vaghe. In effetti, al momento attuale, la data potrebbe includere l’intero secolo in corso: stando alle fonti ufficiali della stessa Grande N, la prossima console arriverà nel 20XX. Un po’ poco, per giudicare come e quando avremo tra le mani un nuovo dispositivo.

In realtà Switch, nelle sue varie versioni, è una console che si sta confermando ad alti livelli. Quindi, almeno per ora, non è un futuro prossimo quello che vede Nintendo rinunciare alla propria console ibrida.

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Le parole di Nintendo: una nuova console non arriverà in tempi brevi

Qui di seguito vi riportiamo uno stralcio del meeting, nel quale si parla nello specifico della politica di Nintendo sul rapporto tra i propri hardware e software. Come sempre lasciamo a voi lettori la parola: diteci che cosa ne pensate e lasciateci un vostro commento al riguardo.

“Nintendo prevede di continuare a espandere la propria attività attorno al concetto fondamentale di creare prodotti hardware-software integrati unici. Ricerchiamo un circolo virtuoso con la nostra attività hardware-software integrata e la fornitura di servizi e contenuti basati su account Nintendo, in cui vengono creati punti di contatto con sempre più consumatori e rafforzati per stabilire relazioni a lungo termine reciprocamente positive”.

(fonte: Nintendo Life)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.