Non solo Bethesda: Phil Spencer promette nuove acquisizioni per Xbox

In una recente intervista al Wall Street Journal Phil Spencer, numero uno di Xbox, ha parlato delle recente acquisizioni della compagnia. Studi come Bethesda, Zenimax e Ninja Theory sono ora sotto l’egida della compagnia di Microsoft, che può vantare delle esclusive di peso per la propria console.

A sentire Spencer questo è solo l’inizio. Ci saranno molte altre acqusizioni da parte della compagnia, in modo da poter rendere ancora più vasto il catalogo delle esclusive di Microsoft. Sembra quasi che l’obiettivo finale sia la creazione di un monopolio videoludico, in cui tutte gli studi più importanti del settore realizzeranno per Xbox i propri titoli. Un progetto ambizioso e che vede nelle future esclusive di Starfield e TES VI solo l’inizio di una lenta e inesorabile scalata.

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Le parole di Phil Spencer: nuove acquisizioni per Xbox?

Le parole di Spencer sono disponibili solo nella sezione abbonati del WSJ, tuttavia sono state riportate da numerose altre fonti, come potete vedere qui di seguito. Tom Warren, giornalista di The Verge, è una di queste.

“Di sicuro non abbiamo finito” ha detto Spencer parlando delle acquisizioni. “Non esiste alcun limite in questo, nessuna linea temporale in cui siamo costretti ad acquisire un certo studio in un dato momento storico. Ma se troviamo unao studio che si presenta adatto agli scopi… assolutamente”.

Nel mentre Spencer ha anche celebrato i traguardi dell’Xbox Game Pass. Il successo è tale che per ora sono stati di sicuro raggiunti almeno diciotto milioni di utenti, ma la quota dei trenta milioni pare essere vicina. Un annuncio, forse, che lo stesso Spencer farà e commenterà il prossimo 26 Ottobre.

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.