Phil Spencer dice la sua sui GdR in lavorazione e sull’uscita di The Elder Scrolls VI

In una recente intervista rilasciata al posdcast di IGN Unlocked, il numero uno di Xbox Phil Spencer ha parlato dei molti GdR in lavorazione per la console Microsoft e, in particolare, di The Elder Scrolls VI. Annunciato nell’ormai lontano 2018, sono scarse le informazioni riguardanti il seguito tanto atteso di Skyrim. Spencer ha così dato una piccola informazione su quando uscirà il gioco, anche se non si può dire che sia una buona notizia per i fan.

In primo luogo Spencer ha voluto tranquillizzare quanti si sono detti preoccupato per la grande quantità di GdR in lavorazione per Xbox: nonostante il genere in comune, saranno molte le differenze tra i singoli giochi, in particolare per quanto riguarda Avowed di Obsidian e Fable, di PlayGround Games, entrambi titoli destinati ad affermarsi per le loro caratteristiche. E TES VI? Quanto dovremo ancora aspettare per poter giocare il nuovo GdR di Bethesda su Xbox?

the elder scrolls vi Bethesda

Attesa ancora lunga per The Elder Scrolls VI: per Phil Spencer avranno precedenza Fable e Avowed

Per nostra sfortuna non c’è ancora una data da segnare sul calendario: Spencer ha infatti reso ben noto come prima di tutto debbano arrivare sul mercato Fable e Awoved, entrambi attesi per il 2023. Il seguito di Skyrim perciò dovrà attendere almeno un altro anno, forse il 2024 se non il 2025 per vedere finalmente la luce.

Insomma, l’attesa è lunga, ma con il decennale di The Elder Scrolls V in arrivo (il gioco uscì per la prima volta l’11 Novembre del 2011) potrebbero esserci maggiori novità in arrivo. Non ci resta che attendere ancora per poter andare almeno un po’ più in là dell’ultimo teaser trailer, rilasciato nel corso dell’E3 2018.

(fonte: GameRant)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.