Freud’s Bones è un progetto indipendente italiano con un’ambizione importante

Grazie all’interazione, il videogioco si è dimostrato un ottimo mezzo per indagare e rappresentare la psiche umana, anche nei suoi risvolti più controversi o fascinosi. Lo sa bene Fortuna Imperatore, nota anche come Axel Fox, ideatrice e sviluppatrice di Freud’s Bones. Un’opera indipendente che ambisce a svelare l’inconscio tramite un viaggio nei meandri della mente umana in compagnia di Sigmund Freud, fondatore della psicanalisi. Un concept originale e suggestivo, che abbiamo potuto saggiare con una demo.

Freud’s Bones ci porta all’interno dello studio del noto psicanalista austriaco durante una notte senza sonno. A noi spetta l’arduo compito di interpretare la sua voce interiore. Diciamo arduo perché, sin dai primi minuti di gioco, la peculiare personalità di Freud emerge in maniera dirompente. Il vizio del fumo, il fascino per l’esotico, l’amore per la letteratura: l’insonnia cronica di Freud diventa un curioso pretesto per potere esplorare tra i suoi interessi e i suoi peccati. Un prologo, insomma, che rende subito evidente uno dei principali pregi di Freud’s Bones, ossia la scrittura, che è appassionata, intelligente e che punta a rompere la quarta parete. Sin dall’inizio vi sono incursioni testuali dell’autrice che si rivolge al giocatore, che a sua volta si rivolge al personaggio, tramite linee di dialogo a scelta. Una sinergia testuale particolare, resa tale dallo stile elogiato poc’anzi.

Il giorno successivo iniziamo a penetrare nella routine dello psicanalista tra letture di epistole, ricerche di indizi, scelte di tabacco da fumare, telefonate con la segretaria e amante (?) Minna. Soprattutto, arriverà il momento delle sedute di psicanalisi. Queste hanno un ruolo fondamentale nell’economia del gioco. Il colloquio con i pazienti è infatti cruciale per acquisire esperienza. Per tale ragione deve essere condotto nel migliore dei modi. Per farlo, occorre scegliere l’argomento di discussione, il ritmo della seduta e il tono della voce. Non solo: in seguito a una rivelazione da parte del paziente è possibile cambiare espressione per ottenere ulteriori informazioni. La sfida sta quindi nell’entrare in sintonia con i vari interlocutori affinché non si stressino e non abbandonino la seduta prima del tempo, che è comunque limitato. Per regolarsi vi è la “Relazione Terapeutica”, che mostra il livello di transfert, cioè di intesa o dissidio tra Freud e il paziente.

Come si può intendere da queste breve descrizione, Freud’s Bones utilizza un lessico colto e scientifico. Tuttavia l’autrice del gioco, grazie alla sua formazione in psicologia e filosofia, offre a noi giocatori i mezzi per potere comprendere il mondo della psicanalisi e dello stesso Freud, che ricordiamo essere vissuto tra ‘800 e ‘900. Lo fa non solo attraverso le incursioni precedentemente citate, ma anche grazie alla presenza dell’Enciclopedia, contenente i concetti cardini della filosofia freudiana, come lo, Es, Super-Io .

Una volta conclusa la seduta è la volta dell’indagine, che prevede la lettura degli appunti contenuti nel taccuino, o della cartella clinica del paziente. In base ai consigli testuali, siano essi dell’autrice o di Freud stesso, dobbiamo scovare degli indizi. Questo perché i pazienti tendono a mentire o ad omettere dettagli, utili invece a Freud per condurre i suoi studi e aumentare il prestigio.

Nonostante l’evidente natura da punta e clicca, Freud’s Bones presenta elementi tipicamente ruolistici. A sinistra dello schermo vi è una barra utile per tenere d’occhio l’Ego di Freud, che cresce in parallelo al numero di pubblicazioni, citazioni e vendite di libri dello psicanalista. Vi è poi una sezione dedicata alle epistole ricevute, ai soldi guadagnati e ai rapporti con i membri della famiglia. Ogni voce può essere influenzata dalle nostre scelte. Infine vi è la “Barra di metodo”, che segna la media delle decisioni prese durante i colloqui coi pazienti.

La demo si conclude con la prima seduta, quindi non abbiamo potuto testare quanto promesso dal tutorial. Tuttavia l’esperienza con Freud’s Bones si è rivelata coinvolgente e certamente originale, lasciando una certa curiosità nello scoprire il prosieguo. Il merito va in primis alla scrittura, che permette la giusta immersione nel mondo di gioco, che altro non è che la psiche umana.

In generale, la cura per i dettagli e l’intersezione intelligente tra meccaniche di gioco e concept rendono Freud’s Bones un progetto molto interessante, che lascia trasparire la passione e la competenza per la materia di Fortuna Imperatore. Se quanto riportato finora incuriosisce la vostra indole da giocatori, sappiate che il prossimo 6 luglio aprirà ufficialmente la campagna Kickstarter per supportare lo sviluppo di Freud’s Bones.

Lorena Rao
Deputy Editor, o direttigre se preferite, assieme a Luca Marinelli Brambilla. Scrivo su Stay Nerd dal 2017, per cui prendere parte delle redini è un’enorme responsabilità, perché Stay Nerd è un portale che punta a stimolare riflessioni e analisi trasversali sulla cultura pop a 360° tramite un’offerta editoriale più lenta e ragionata, svincolata dalle dure regole dell’internet che penalizzano la qualità. Il mio pane quotidiano sono i videogiochi, soprattutto di stampo storico. Probabilmente lo sapete già se ascoltate il nostro podcast Gaming Wildlife!