Ready Player Two: il film si farà?

Ernest Cline, autore dell’acclamato Ready Player One e del sequel Ready Player Two, ha recentemente parlato del prossimo film, trasposizione dei suoi romanzi.

Stando alle parole di Cline il film è in fase di sviluppo, ma sarebbe stato bloccato dalla pandemia ancora in corso, come molte altre pellicole rimaste nel limbo in questo ultimo anno.

“È ancora nelle fasi preliminari in questo momento” ha raccontato Cline a Inverse. “Soprattutto perché Hollywood è nel limbo in questo momento. Ma posso dire dall’esperienza di realizzare il primo film che tutti si sono divertiti molto “.

Ho visto alcuni appunti alla Warner Bros. scritti da Steven Spielberg. Ci sono immagini di lui che scatta foto dal cellulare di un paragrafo del mio libro che poi dovrebbe essere trasposto direttamente nella sceneggiatura”, ha detto Cline. “È come un sogno che si avvera, giusto?”.

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Le parole dell’autore non sembrano essere un caso. Specie se consideriamo che Ready Player Two non ha scaldato il cuor dei fan ed è stato oggetto di feroci critiche da parte dei lettori.

“Le critiche, specie le critiche al vetriolo, sono un effetto collaterale di un enorme successo che non avrei mai immaginato di avere”, ha detto Cline, giustificando così lo scarso apprezzamento del seguito da parte di alcuni lettori.

Sono molte le critiche piovute contro il romanzo, la maggior parte delle quali si basano sulla gestione dei personaggi e su una trama considerata poco solida, che ha portato i lettori a rigettare l’opera. Un tracollo che, ovviamente, aveva anche messo in dubbio un’eventuale nuova pellicola da parte della Warner Bros.

Pare che, nonostante questo, la major dell’intrattenimento cinematografico abbia accettato la sfida, al pari di Steven Spielberg. Non resta che attendere per vedere se questo interesse si concretizzerà in un vero e proprio seguito cinematografico. E, soprattutto, se Spielberg sarà conquistare anche i detrattori di Cline.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.