Scoppia la controversia sull’aspetto di Shiva: Netflix rimuove dal catalogo indiano Record of Ragnarok

Anche Record of Ragnarok non si fa mancare la sua controversia personale: sotto accusa è la rappresentazione del dio Shiva nello show. Non si tratta certo di una novità: già da tempo il manga creato da Takumi Fukui e Shinya Umemura, a cui danno corpo i disegni di Chika Aji, aveva sollevato questa discussione.

L’aspetto e l’atteggiamento di Shiva, che come tutte le divinità presenti nell’opera ha subito una forte riscrittura, era da tempo stato additato come irrispettoso di una religione, quella induista, che vanta milioni di fedeli al mondo. Solo che ora sembra esserci stata anche una presa di posizione. Netflix ha deciso di rimuovere Record of Ragnarok dal catalogo indiano, allo scopo di sedare la controversia nata attorno alla figura di Shiva.

A farsi portavoce di questa protesta è l’attivista indiano Rajan Zed, il quale già da tempo aveva chiesto alla rivista su cui è pubblicato il manga di “non volgarizzare Lord Shiva e altre divinità indù venerate all’interno delle proprie pubblicazioni”.

Netflix ha perciò deciso di rispondere all’appello, togliendo quindi l’anime dal proprio catalogo. Almeno da quello indiano.

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La controversia su Shiva: cosa rendere diversa questa divinità da altre presenti in Record of Ragnarok?

Ci si potrebbe chiedere per quale motivo il caso di Shiva sia così diverso rispetto a quello di altre divinità presenti in record of Ragnarok. Il fatto sta semplicemente nel numero di fedeli che venerano questa divinità. Se per Zeus, Thor e Poseidone il problema non si pone (o si pone solo in minima parte) la presenza di Shiva, un dio fortemente venerato in India, riscrive del tutto la situazione.

Mentre vi scriviamo il manga è arrivato al suo sesto scontro, che vede come proprio protagonista il Buddha in persona, mostrato in maniera decisamente diversa rispetto alla sua rappresentazione religiosa. C’è da chiedersi se anche questa scelta avrà delle conseguenze sulla pubblicazione.

(fonte: AnimeNewsNetwork)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.