Il producer di Resident Evil Village conferma il rapporto con il quarto capitolo della saga

Con l’uscita di Resident Evil Village sempre più vicina aumentano le dichiarazioni rilasciate dalle personalità legate al gioco. Tra queste c’è stata anche la dichiarazione di Peter Fabiano, il producer del titolo di Capcom, il quale ha parlato della principale fonte di ispirazione del titolo.

Come si avvertiva sin dalle atmosfere dei primi trailer, il nuovo Resident Evil sembra richiamare al quarto capitolo della saga, uscito nel 2005 e con protagonista Leon.

“Noterete che abbiamo tratto molta ispirazione da Resident Evil 4”, ha detto Fabiano. “Il team si è impegnato molto per creare un’atmosfera davvero autentica. Ci sono molte sorprese che vi terranno all’erta. I giocatori troveranno un equilibrio tra combattimento, esplorazione e risoluzione di enigmi”.

Fabiano non si è tuttavia limitato a parlare dei rimandi al passato della saga, ma ha voluto dare anche un piccolo scorcio sul futuro. Il nuovo Resident Evil, secondo le sue parole, sarà molto più grande del settimo capitolo e terrà fortemente impegnati i giocatori.

resident evil village uscita

Il titolo di Capcom, che proseguirà la storia di Ethan Winters, arriverà il 7 Maggio del 2021. Durante lo Showcase è stato anche confermato che, oltre all’uscita del titolo su PS5, Xbox Series X, S e PC, Village uscirà anche per PS4 e Xbox One e offrirà aggiornamenti gratuiti sulle corrispondenti piattaforme di nuova generazione. Al pari di altri giochi, insomma, il titolo potrà darci un upgrade gratuito quando passeremo su Ps5 o Serie X.

Da quanto rivelato Village inizierà dove si era concluso lo scorso capitolo e vedrà Ethan costretto a farsi strada nel villaggio per raggiungere il castello. 

Non resta dunque che attendere per scoprire cosa ci riserverà questo nuovo capitolo della saga di Capcom. Nel mentre, a voi la parola! Lasciateci un vostro commento!

(fonte: GamingBolt)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.