Morto un pezzo del cinema anni Ottanta: Richard Donner scompare a 91 anni

Un brutto risveglio per i fan del cinema, un risveglio che vede la scomparsa del regista Richard Donner, morto nella notte a New York, sua città natale. Per molti il nome di Donner è legato a dei ricordi di infanzia e adolescenza, quello di giornate passate a vedere dei film divenuti veri e propri cult per gli appassionati.

Dopo un’iniziale e breve carriera da attore, Donner divenne regista e iniziò a firmare alcune pellicole. La consacrazione tuttavia arrivò nel 1978, quando sedette dietro alla cinepresa di Superman, quello che potremmo considerare uno dei primi grandi Cinecomic della storia.

Il film su un successo, tuttavia problemi con la produzione lo fecero allontanare dal set del sequel, in gran parte già girato dal regista. Solo in anni recenti è stata rilasciata la Director’s Cut di Donner per Superman II.

richard donner morto

Un’icona del cinema anni Ottanta

La metà degli anni Ottanta vede Donner firmare due delle sue pellicole più note e apprezzate. Il 1985 è l’anno di Ladyhawke e di The Goonies, pellicole divenute un cult per tutti i ragazzi cresciuti in quel periodo e nel decennio successivo. Ma non sono gli unici film firmati dal regista newyorkese.

Pochi anni dopo, nel 1987, sarà la volta di Arma Letale, franchise che si comporrà di quattro film e diventerà una delle serie action più amate dal cultori del genere. Nel mentre Donner inizierà ad affiancare alla sua carriera di regista quella di produttore. A inizio anni 2000 sarò lui a dare il via al franchise degli X-Men, partecipando anche al primo film della trilogia di Wolverine.

Sarà anche sceneggiatore di fumetti, partecipando ad alcune pubblicazioni celebrative della DC Comics. Una carriera che, pur interrotta da qualche anno, ha segnato profondamente l’immaginario collettivo di molte persone e che ora è scomparsa per per sempre.

(fonte: Deadline)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.