Nuovo scandalo di molestie sessuali in Riot Games, CEO sotto accusa
Sono ore di profondo turbamento in Riot Games, visto che Nicolo Laurent, CEO della compagnia, è sotto accusa per molestie sessuali. Ad affermarlo è l’ex assistente dell’uomo, Sharon O’Donnell, con una denuncia esposta alle autorità di Los Angeles in data 7 Gennaio del 2021.
Tutto sarebbe nato da alcune esternazioni di Laurent, che avrebbe fatto allusioni e doppi sensi verso la donna in diverse occasioni. Tra queste la richiesta di vestirsi in maniera più provocante o quella di venire a casa del CEO in un momento in cui la moglie e la famiglia dell’uomo erano assenti. Il tutto con battute estremamente esplicite.
Al rifiuto di O’Donnell di sottostare a queste pressioni sarebbe arrivato il licenziamento, con la complicità del dipartimento delle risorse umane di Riot Games, il quale si sarebbe mostrato quindi indifferente alle molestie.
La situazione andrebbe anche oltre le molestie. O’Donnell afferma di non aver ricevuto i giusti compensi per gli straordinari, vedendo i suoi compiti sempre più marginalizzati, fino ad arrivare al definitivo licenziamento avvenuto lo scorso Luglio.
Il caso di O’Donnell è il più eclatante, ma non sarebbe isolato. Diversi comportamenti di Laurent in passato avrebbero causato profondo disagio nelle impiegate di Riot. Tra queste l’invito alle donne di “fare figli per gestire lo stress causato dalla pandemia di Covid-19″. Inoltre già in passato erano emerse accuse di sessismo all’interno di Riot Games, con la compagnia che aveva dovuto patteggiare un risarcimento di dieci milioni di Dollari con una class-action di proprie dipendenti.
Mentre vi scriviamo Riot Games ha affermato che Laurent “ha promesso la sua piena collaborazione e supporto durante questo processo”. La compagnia “si impegna a garantire che tutte le richieste siano esaminate a fondo e adeguatamente risolte”. Ovviamente sarà nostra cura aggiornarvi in caso ci fossero novità.
