Ecco i vincitori del Romics d’Oro 2019, la ventiseisima edizione del premio

Saranno in quattro quest’anno ad aggiudicarsi il Romics d’Oro 2019, per la ventiseiesima edizione dei premi annuali che l’organizzazione dedica agli ospiti della manifestazione stessa.

Si tratta di un riconoscimento che negli anni ha acquisito sempre più importanza, ed è stato assegnato ad autori italiani del calibro di Leo Ortolani, Milo Manara, Gipi, Giorgio Cavazzano, ma anche a nomi internazionali importantissimi come Yoichi Takahashi, Albert Uderzo, Riyoko Ikeda, Robert Rodriguez e Frank Miller e il compianto Monkey Punch.

romics d'oro 2019

L’edizione di quest’anno è la ventiseiesima come detto, e si svolgerà a Roma dal 3 al 6 Ottobre 2019, e vedrà ricevere il premio artisti come Francesco Tullio Altan, Federico Bertolucci, Tito Faraci e Stuart Penn.

Francesco Tullio Altan è noto principalmente soltanto come “Altan”, ed è uno dei più importanti autori satirici italiani. È il papà di La Pimpa, la celebre cagnolina a pois diventata un’icona del fumetto italiano, ed ha collaborato con importanti riviste e quotidiani dove scrive strisce dedicate alla politica e all’attualità.

Federico Bertolucci è un fumettista e illustratore, già al lavoro su magazine come Topolino e W.I.T.C.H., e vanta ben tre nomination agli Eisner Awards per Love, una sua serie creata insieme a Frédéric Brrémaud.

Tito Faraci è uno dei nomi di spicco di Topolino e di altri grandi classici del fumetto italiano, come Diabolik, PKNA, Dylan Dog, Martin Mystere, ma anche internazionali, dato che ha lavorato su Captain America, Devil e Spider-Man. Recentemente ha iniziato un sodalizio con Sio, insieme al quale ha scritto due divertenti libri illustrati.

Stuart Penn è invece un mago degli effetti speciali, ed ha lavorato su film come Avengers: Endgame, la saga di Harry Potter, Il Cavaliere Oscuro, X-Men e Avatar.

Saranno loro quest’anno a proseguire la tradizione dei grandi nomi premiati a Roma. Che ne pensate?

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.