Nuovo accordo tra Sapkowski e CD Projekt Red: The Witcher 4 si farà?

Torna la pace tra Andrzej Sapkowski e CD Projekt Red: l’autore della Saga di Geralt di Rivia e lo studio polacco hanno raggiunto un nuovo accordo economico.

Come forse ricordarete era nata una polemica attorno ai diritti di sfruttamento di The Witcher. Sapkowski lamentava di aver ricevuto una quantità di denaro troppo esigua rispetto al valore del personaggio di Geralt, valore che si sarebbe tradotto successivamente nelle vendite dei videogiochi della saga.

Secondo il comunicato ufficiale rilasciato da CD ProjektSapkowski avrebbe richiesto una somma di 16 milioni di dollari in diritti d’autore. La compagnia autrice del videogioco afferma di aver già corrisposto il dovuto allo scrittore, ma l’entourage legale dello scrittore considera che l’accordo fosse valido solo per il primo episodio lanciato nel 2007, e quindi che manchino i diritti delle sue produzioni successive. Almeno fino a oggi.

sapkowski cd projekt red

Le parti hanno infatti raggiunto un nuovo accordo per lo sfruttamento dei diritti del personaggio di Geralt e dell’intera lore del mondo del Witcher. Non siamo attualmente a conoscenza della natura del nuovo accordo, ma ovviamente vi aggiorneremo non appena ci saranno maggiori dettagli. Di certo ci troviamo di fronte a una notizia inaspettata, ma che senza dubbio farà molto piacere ai fan, viste le implicazioni.

Infatti, giunti a questo punto, non è da escludere che si sia finalmente riaperta la possibilità di vedere un nuovo capitolo della saga videoludica di Geralt. Un The Witcher 4 è ora un possibilità concreta, anche se è da vedere come e quando questa possibilità possa tradursi in una realtà.

Nel frattempo i fan possono godersi le avventure del cacciatore di mostri di Kaer Morhen appena giunte su Netflix, con la prima stagione dello show televisivo che è stata rilasciata nella giornata di ieri.

(fonte: PCGamer.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.