Scandalo in Activision Blizzard: dipendente arrestato per aver filmato i colleghi in bagno

Uno degli aspetti che ha colpito maggiormente nello scandalo Activision Blizzard è il clima di omertà e sostegno agli “atteggiamenti da confraternita” presenti sul luogo di lavoro. Cose come la tristemente famosa “stanza di Bill Cosby” sarebbero state rese possibili grazie a un elevato grado di complicità da parte dell’azienda e del suo reparto Risorse Umane. E anche la storia di oggi potrebbe, in una certa misura, rientrare in questo contesto.

Tony Ray Nixon, dipendente di Activision Blizzard impiegato in un distaccamento in Minnesota, è stato denunciato per aver ripreso i colleghi nel bagno unisex. L’uomo, nel 2018, aveva piazzato due telecamere sotto i lavandini, in modo che puntassero proprio in direzione dei servizi.

L’indagine sarebbe stata fatta partire da un dipendente di Activision, il quale avrebbe ricevuto una mail dalla sezione Risorse Umane, in cui veniva informato della presenza di telecamere in bagno e che l’azienda avrebbe fatto partire un’indagine interna. Non è tuttavia chiaro se il dipendente di Activision Blizzard, rimasto anonimo, fosse giunto alla stazione di polizia per conto della sua società o per forzare la mano alle indagini, insoddisfatto da quanto fatto dalle risorse umane.

Mentre vi scriviamo Nixon è stato arrestato e sottoposto a pena detentiva. Resta da chiarire quale sia stata la posizione della compagnia in merito alla vicenda e come essa possa inserirsi all’interno dello scandalo legato ad Activision Blizzard in corso.

Scandalo Activision Blizzard: tutto quel che sappiamo della vicenda

In questi giorni abbiamo seguito da vicino la vicenda legata alle traversie giudiziarie di Activision Blizzard. La compagnia videoludica è sotto accusa per una serie di molestie sessuali e mobbing sul posto di lavoro. Per ricostruire l’intera vicenda, vi rimandiamo agli articoli che i nostri redattori hanno realizzato in merito.

(fonte: Vice)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.