Genova non è certo famosa per le sue molte attività ed eventi. Anzi, se c’è qualcosa per cui la Superba viene facilmente conosciuta in Italia è il pregiudizio sulla sua refrattarietà a prodigarsi in imprese troppo dispendiose. Se qualcuno poi scoprisse che a Genova di fiere del fumetto non ce n’è una sola, ma tre, forse forse potrebbe pure cambiare idea. La principale di queste fiere era, ed è stata anche quest’anno, lo Smack! 2017. Quest’ultima, abbandonata per la seconda volta la suggestiva cornice del Porto Antico, ha fatto dell’ex 105 Stadium la propria sede. Collocazione abbastanza insolita per una fiera del fumetto, ma è dove Stay Nerd ha trascorso le giornate del 13 e 14 maggio, tra bancarelle ricche di merchandise “nerd”, cosplayer e personalità legate al mondo del fumetto da intervistare.

smack! 2017

Il ruolo di prima fiera genovese potrebbe non essere considerato un primato da molti, a confronto con eventi analoghi che si possono trovare in giro per la penisola. Ma si tratta di una fiera arrivata ormai al settimo anno, e benché ci si trovi davanti a un evento di piccole dimensioni, siamo anche di fronte a qualcosa di organizzato felicemente e distintamente, all’interno del Palazzetto dello Sport della Fiumara.

Smack! propone infatti un programma ricco di eventi e ospiti. E gli appassionati rispondono: le code per entrare iniziano ancor prima che gli espositori possano finire di allestire i propri stand, con la gente che continuerà ad affluire per tutta la durata dell’evento, fino ad avvenuta chiusura. L’afflusso di pubblico, in relazione alle dimensioni dell’evento, è stato senza dubbio considerevole, e la fiera aveva parecchio da offrire ai suoi visitatori. Attorno al palco su cui, nella giornata di domenica, hanno sfilato i cosplayer partecipanti al concorso, si snodano gli stand degli espositori e l’area in cui si riuniscono gli ospiti e i banchi informativi delle varie associazioni parte della manifestazione. Il tutto condito dal sottofondo di sigle e colonne sonore di film, cartoni animati, serie TV e videogiochi, che vanno dalla sigla di Doctor Who fino a quella di Evangelion (tagliata più volte, con buona pace dei fan).

smack! 2017

Parlando di pubblico, non si può non menzionare i cosplayer. La varietà è stata notevole, nonostante la solita preponderanza di Harley Quinn. Qua e là spiccavano travestimenti davvero particolari, come il Ned Flanders intento a circolare in un luogo di vizio e peccato come una fiera del fumetto.

Tra gli ospiti hanno senza dubbio avuto uno spazio importante Ivo Milazzo (presto, su queste pagine, l’intervista di Stay Nerd) e Paolo D’Altan, i quali hanno avuto modo di parlare della professionalità del fumettista, dai suoi esordi fino a quella del panorama attuale. L’incontro di sabato, moderato da Ferruccio Giromini, ha dato ai presenti la possibilità di confrontarsi con quelle che sono le possibilità del medium fumettistico e le sue potenzialità ancora inespresse. Sicuramente è stato l’evento catalizzatore del primo giorno di fiera, che ha proposto comunque la presenza di artisti di livello: tra gli altri, Simone di Meo, giovanissimo talento italiano sbarcato negli Stati Uniti, Andrea Broccardo, autore Marvel su testate di spessore come Spider-Man e Doctor Strange, e Fabio Piacentini, della scuderia nostrana di Sergio Bonelli.

smack! 2017

Evento centrale del secondo giorno è stato il Concorso di Cosplay, che ha visto sfilare sul palco dello Smack! decine e decine di personaggi variopinti, tra gruppi che omaggiavano l’Attacco dei Giganti, fino a rappresentazioni della Disney, dai più cattivi, come Malefica, fino a quelli più recenti, come Oceania.

Nel complesso, la fiera ha offerto abbastanza ai suoi visitatori per permettere loro di divertirsi e passare una giornata diversa dal solito. Certo, questo Smack! 2017 è una manifestazione ancora in crescita, che siamo convinti possa dimostrare ancora di più, esprimendo al massimo le proprie grandi potenzialità.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.