Lo studio Sony di San Diego ha davvero chiuso i battenti?

Sono circolati diversi rumor sullo studio che Sony avrebbe aperto e successivamente chiuso nella città di San Diego. Cosa sta succedendo?

A fare un po’ di chiarezza ci ha pensato John Bautista, il quale in questo studio, nato e “morto” in poco tempo, ha ricoperto il ruolo di Senior Game Deisgner.

Stando a quanto affermato da Bautista lo studio di San Diego non avrebbe chiuso. Al contrario, sarebbe ancora in attività e starebbe sviluppando per Sony un gioco da tenere sotto traccia. Ovviamente questo ha fatto rapidamente galoppare la fantasia di giocatori e addetti ai lavori, che stanno cercando di comprendere cosa possa essere questo nuovo titolo.

Quel che è certo riguarda il passato di molti membri di questo studio: molti di loro hanno lavorato per Naughty Dog, partecipando in particolare a una saga, amatissima da critica e pubblico. Quella di Uncharted.

uncharted ps5

È bene smorzare subito gli entusiasmi. Non ci sono realmente prove che, da parte di questo nuovo studio, ci sia la volontà di creare un nuovo capitolo per le avventure di Nathan Drake, concluse con il quarto capitolo e destinate a giungere in breve tempo al cinema, grazie a una pellicola.

Proprio la vicinanza con la trasposizione che vedrà protagonista Tom Holland potrebbe aver suggerito ai fan un possibile ritorno di Uncharted. Oltre, ovviamente, al passato di molti dei membri di questo studio. Al momento però mancano prove concrete in tal senso, raccomandiamo quindi ai nostri lettori di prendere con estreama cautela questo rumor: sarà nostra cura informarvi non appena avremo maggiori notizie al riguardo.

Badando alle cose certe, lo studio di San Diego sembra ancora in attività, pronto a creare qualcosa per Sony e Ps5, forse una nuova IP con cui arricchire il catalogo della console. Vi terremo aggiornati.

(fonte: PushSquare)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.