Spider-Man andrà alla sbarra in No Way Home?

Emergono nuovi particolari per Spider-Man: No Way home, terza pellicola dell’Arrampicamuri nel Marvel Cinematic Universe. Un casting emerso negli ultimi giorni suggerisce che nel prossimo film con protagonista Tom Holland vedremo una scena ambientata in un’aula di tribunale.

Pochi giorni fa è infatti emerso che la pellicola fosse alla ricerca di tre comparse per interpretare uno stenografo, un videografo e un avvocato.

I ruoli desiderati sono stati pubblicati sulla pagina Facebook di CL Casting. Il titolo del film era “The November Project”, ma come è stato notato da alcuni fan si trattava di un titolo di lavorazione per il terzo film di Spider-Man, utilizzato al pari di “Serenity Now”. La presenza di un tribunale, ovviamente, ha riacceso le speranze di quanti desiderano la presenza di Daredevil in No Way Home.

Matt Murdoch è probabilmente l’avvocato più famoso dei fumetti Marvel. Da molto tempo vanta una lunga collaborazione proprio con l’Arrampicamuri, con il quale ha collaborato in diverse occasioni per sventare i piani dei criminali di New York. Con il ritorno dei diritti del personaggio di Daredevil ai Marvel Studios dopo la fine della collaborazione con Netflix, sono diverse le idee dei fan per l’utilizzo del personaggio.

Una di queste è farlo comparire come avvocato difensore di Peter Parker nel prossimo film del Marvel Cinematic Universe. E chissà che in quell’aula di tribunale che vedremo in No Way Home non possa comparire anche un rappresentante della Nelson & Murdoch. Al momento si tratta esclusivamente di supposizioni ed è difficile dire se Charlie Cox sarà presente nella terza pellicola di Spidey. Ovviamente sarà nostra cura informarvi non appena emergeranno maggiori novità al riguardo.

Come sempre lasciamo a voi la parola! Cosa ne pensate di queste novità per Spider-Man: No Way Home? Lasciateci un commento!

(fonte: DigitalSpy)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.