Chris Miller parla delle tecniche di animazione che vedremo in Spider-Man: un nuovo universo 2

I lavori su Spider-Man: Un Nuovo Universo 2, sono ufficialmente iniziati lo scorso mese. L’arrivo di un sequel era pacifico, visto l’enorme successo a livello di pubblico e critica.

Il film che raccontava la storia di Miles Morales che imparava ad usare i propri poteri per poi scoprire che ci sono altre versioni di Spider-Man da diverse altre dimensioni è stato acclamato per lo stile delle animazioni, la sua grafica pazzesca e la  sua gran bella storia, tanto da aver vinto il Premio Oscar e il Golden Globe come miglior film animato.

Ma il futuro potrebbe essere addiruttura migliore. Al riguardosi è espresso Chris Miller, uno dei due registi del film, che ha voluto fornire qualche nuovo dettaglio sulla nuova pellicola. Nello specifico, in una dichiarazione su Twitter, Miller ha parlato delle tecniche di animazione che vedremo nel nuovo film. E, dalle sue parole, sembra davvero ci si possa aspettare molto dalla nuova avventura del secondo Spidey.

“Lo sviluppo di nuove tecniche artistiche rivoluzionarie in corso d’opera per il prossimo film dello Spider-Verse mi sta già gasando. Farà sembrare antiquato il primo film!”

spider man nuovo universo 2

Non si conosce molto attualmente della storia, ma stando agli ultimi report dovrebbe focalizzarsi sulla crescente relazione tra Miles e Gwen Stacy, una Spider-Woman da un’altra dimensione. La scena post-credits del primo film mostra Miguel O’Hara, da Spider-Man 2099, per cui è possibile anche che quest’ultimo avrà una parte di rilievo nel sequel.

Detto questo lasciamo come sempre la parola a voi lettori! Che cosa vi aspettate da questo sequel? Ditecelo con un commento!

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.