Qual è stato il ruolo di Tom Holland nella permanenza di Spider-Man nel MCU?

Il primo a essere felice dell’accordo sancito tra Sony e Marvel per la permanenza di Spider-Man nel MCU, è senza dubbio stato Tom Holland.

Il giovane attore nel corso del D23 sembrava rassegnato all’idea che Spidey fosse fuori dai giochi, al punto da aver tenuto un discorso che per molti aveva il sapore di un addio. Il rinnovato accordo per dare al suo personaggio una conclusione degna di questo nome senza dubbio lo avrà reso felice e sorpreso. Oppure no?

Dai recenti sviluppi pare che Holland sia stato una parte attiva nelle trattative. Il giovane attore non voleva in nessuna maniera stare a guardare mentre i due studios si contendevano il futuro del suo personaggio.

Spider-Man Sony Tom Holland D23
Rara immagine di Tom Holland impegnato nelle trattative con Sony e Marvel

Da quanto emerso Holland avrebbe impiegato le settimane intercorse tra la fine dell’accordo e il suo rinnovo a contattare le due diverse dirigenze. Il suo ruolo sarebbe stato fondamentale per spingere Sony e Marvel a trovare un accomodamento per consentire a Spidey di concludere la propria storia nel Marvel Cinematic Universe. Considerato come è andata a finire sembra proprio che il giovane attore si sia rivelato un buon negoziatore.

Il terzo film di Spider-Man vedrà le sale cinematografiche nel luglio del 2021. La pellicola dovrebbe riprendere le fila di quanto accaduto alla fine di Far From Home (qui la nostra recensione), e Jon Watts è al momento in trattative per dirigerla.

Pochissime sono le notizie relative a questo terzo capitolo, anche se certamente Tom Holland sarà ancora Spider-Man. Alcuni rumor vorrebbero Charlie Cox, il Daredevil di Netflix, fare il suo ingresso nel MCU per essere l’avvocato di Peter Parker. rappresentandolo dopo gli eventi successi nel finale del secondo film. Se confermata questa scelta aprirebbe la strada a tutti gli eroi delle serie Tv sui Difensori.

(fonte: ComicBook.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.