Perché il finale di Supernatural è stato cambiato?

Il finale di Supernatural ha commosso molti spettatori, eppure non era quello previsto: il piano originale è stato infatti cambiato. Le avventure di Sam e Dean avrebbero dovuto concludersi in maniera leggermente diversa. Purtroppo la pandemia di Covid-19 ci ha messo lo zampino. Questo ha impedito che tutto venisse portato a termine come nei progetti di Bob Singer ed Andrew Dabb. E proprio quest’ultimo ha raccontato come gli sceneggiatori abbiano modificato questo finale.

Ovviamente saremo costretti a fare spoiler. Se non avete ancora visto l’ultimo episodio di Supernatural e non desiderate avere anticipazioni siete pregati di non proseguire oltre nella lettura.

Come sa chi ha potuto vedere l’ultima puntata della serie ci troviamo di fronte alla morte dei due fratelli Winchester. Dean muore per un incidente durante una caccia, mentre Sam scompare anni dopo, ormai anziano e con una famiglia. I due fratelli si ritrovano così in Paradiso, e questa è effettivamente l’unica parte dello show che doveva rimanere uguale.

“Dean sarebbe sempre dovuto finire in paradiso. E avremmo sempre visto la vita di Sam in avanti veloce, ma quei momenti finali avrebbero dovuto svolgersi da qualche altra parte” ha rivelato Dabb.

supernatural finale cambiato

“Quando Bob Singer e io ci siamo seduti insieme per discutere della quindicesima stagione e del finale, abbiamo pensato a qualcosa che dovesse essere una versione appropriata del Paradiso per Sam e Dean Winchester. L’idea era quella di radunare tutte le persone che i ragazzi avevano incontrato lungo la loro strada (almeno quelli che potevamo convincere a prendere un volo fino ai set di Vancouver) si riunisseo all’interno di una Roadhouse ricostruita. Il tutto mentre la band Kansas suonava la nostra sigla “non ufficiale ufficiale”: Carry on Wayward Son.

Lasciamo a voi lettori la parola! Cosa ne pensate di questo finale alternativo per Supernatural? Diteci il vostro parere con un commento!

(fonte: DigitalSpy)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.